La Gazzetta dello Sport

Rinascita Tamberi Conferma Crippa Dal sogno del podio al legno che brucia

●●imbo salta 2.28 ma deve inchinarsi a Przybylko (2.35), Nedasekau (2.33) e Ivanyuk (2.31). Il trentino scatta nel finale ma il francese Amdouni gli resta davanti di 71/100

- COLOMBO Andrea Buongiovan­ni INVIATO A BERLINO

Hanno accarezzat­o un sogno, lo hanno sfiorato. Gianmarco Tamberi e Yeman Crippa lottano come leoni, ma nell’alto e nei 5000 devono accontenta­rsi di due quarti posti. Come, in mattinata, Massimo Stano nella 20 km di marcia. La ruota della fortuna, ieri, non si è fermata sulla casella azzurra.

TAMBERI Gimbo cede lo scettro di campione d’Europa dell’alto. Ma lo fa con stile e carisma, con un piazzament­o e un 2.28 che valgono molto più di quel che sembra. Perché dicono di un atleta che, poco alla volta, sta rientrando sulla grande scena. L’anconetano gioca le sue carte come su un tavolo da poker. Ma deve fare i conti con avversari che, al momento, gli sono ancora superiori e che, nell’occasione, si superano. E’ paonazzo in volto, come quando l’adrenalina gli sale sopra le orecchie. Con la sola guancia destra rasata, come nelle occasioni che contano. Coi capelli raccolti in uno chignon e la spalla sinistra, incerottat­a, con un tricolore tatuato appena sotto. Capace di interagire con i 60.500 dell’Olympiasta­dion come solo lui sa fare. Dopo un facile 2.19, a 2.24 commette un errore. A 2.28 sono ancora in sette. Ed è qui che il finanziere si conferma animale da gara. Ritrovata la rincorsa dei giorni migliori, fluida e veloce, è capace di un gran salto. L’asticella traballa. Ma la misura, la migliore della stagione, è superata. Nemmeno il tedesco Mateusz Przybylko e il russo neutrale Ilya Ivanyuk sbagliano. Il bielorusso Maksim Nedasekau, invece, fa due nulli. Ancora uno e Tamberi sarebbe sul podio. Il 20enne, campione europeo junior, sa però il fatto suo. Rinuncia alla terza prova e gioca il tutto per tutto a 2.31. E ha ragione, perché non fallisce. Come Przybylko e Ivanyuk. Gimbo così, dopo il primo errore, passa direttamen­te a 2.33, concedendo­si a quella quota gli ultimi due tentativi. Per lui, in questo momento, sono ancora un Everest. E con Przybylko d’oro (2.35), Nedasekau d’argento (2.33) e Ivanyuk di bronzo (2.31), resta quarto. «Nel 90% degli Europei – smoccola – con la misura che ho fatto sarei andato a medaglia, ma gli altri han tirato fuori il coniglio dal cilindro. Mi inchino a loro, evidenteme­nte li stimolo. Chi conosce l’atletica diceva che un 2.28 alla prima sarebbe valso l’oro, invece è arrivato un 4o posto, un legno. Gli darò fuoco. Io ci ho messo l’anima».

CRIPPA Come Crippa. Il quale, dopo il favoloso bronzo dei 10.000, compie un altro mezzo capolavoro nei 5000, distanza dove ha maggiore esperienza. In una gara resa un po’ più sem- plice dalle rinunce in extremis del norvegese Filip Ingebrigts­en, del francese Mehiedine Mekhissi e del tedesco Richard Ringer, il 21enne trentino resta sornione fino alla campana, nelle retrovie, mentre però il gruppo man mano si sgrana. Poi, con un altro bel finale (ultimo 400 da 56”33), tenta il colpaccio. Ma dietro lo storico uno-due dei fratelli Ingebrigts­en (il 17enne Jakob d’oro come nei 1500, Henrik d’argento), il francese Morhad Amdouni gli resta davanti di 71/100. Yeman, che inevitabil­mente finisce un po’ sulle ginocchia, con 13’19”85 manca il personale di 1”02. «Vedendo chi mi ha battuto sono sereno – dice –: ho commesso vari errori e se fossi partito prima avrei probabilme­nte vinto una medaglia. Ma sono contento lo stesso, torno a casa con un bronzo e con un quarto posto. Sono giovane, non potrò che crescere».

LA SVOLTA L’anconetano ritrova la rincorsa dei tempi migliori ma la prodezza a 2.31 di Nedasekau gli toglie il bronzo

«HANNO TIRATO FUORI IL CONIGLIO SAREI STATO ORO IN ALTRI EUROPEI»

GIANMARCO TAMBERI PRIMATISTA ITALIANO 2.39

«FOSSI PARTITO PRIMA... MA SONO GIOVANE, POSSO SOLO CRESCERE»

YEMAN CRIPPA BRONZO NEI 10.000

TEMPO Yeman, già bronzo nei 10.000, resta coperto sino all’ultimo giro e alla fine manca il personale di 1”02

 ??  ?? Yeman Crippa, 21 anni. Il 13’19”85 di ieri è la sua 2a prestazion­e sui 5000: vanta pure un 13’18”83
Yeman Crippa, 21 anni. Il 13’19”85 di ieri è la sua 2a prestazion­e sui 5000: vanta pure un 13’18”83
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Gianmarco Tamberi, 26 anni, oro agli Europei 2016 di Amsterdam EPA

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