La Gazzetta dello Sport

Petagna-gol nel nome del nonno Francesco

●Decisivo in Coppa contro lo Spezia. E adesso sogna di seguire le orme famigliari

- Matteo Brega MILANO Andrea Petagna, 23

Andrea Petagna, nella lista delle dieci cose da fare a Ferrara, inserirà anche la «ricerca della casa di nonno Francesco». Non un nonno qualunque per la città visto che guidò la Spal dal 1964 al 1969 e per una breve parentesi nel 1975. Subentrato alla 10ª giornata del 1964-65, riportò in A la società, la condusse a due salvezze, subì una retrocessi­one e venne esonerato una prima volta dopo la 4ª giornata di B nel 1968-69. Andrea ha scelto la Spal anche per questo. Non solo per ritrovare la casa di nonno Francesco, ma anche per mettere il suo nome tra coloro che saranno ricordati nella storia spallina. Un primo segnale, confortant­e, lo ha lanciato domenica sera. Il piatto destro che ha lanciato la squadra di Leonardo Semplici al quarto turno di Coppa Italia (con la Samp) è il primo gol di una stagione che dovrà regalarne altri.

INVESTIMEN­TO E non solo. Perché Andrea è stato un investimen­to decisament­e robusto per la realtà di Ferrara. Tre milioni di prestito e 12 di riscatto in caso di salvezza. Conviene a tutti che i gol arrivino con regolarità. E che Petagna aiuti i compagni a farne. Questo è lo spirito di un’operazione di mercato che ha sorpreso molti. La Spal lo ha cercato per aumentare l’impatto fisico, per allungare il gioco e per consentire di sgravare le punte del fardello di segnare sempre e (quasi) solo loro. Andrea ha ricambiato l’interesse scegliendo Ferrara per la questione famigliare, perché sa che qui può diventare il centro di gravità attorno al quale molto ruota e per migliorare il suo rapporto con i gol (9 in 69 presenze in A finora).

PASSATO A Ferrara ha ritrovato Alberto Paloschi e Jasmin Kurtic, compagni all’Atalanta e di nuovo ora in biancoazzu­rro. L’inseriment­o nel gruppo procede spedito. L’altro giorno, dopo il gol segnato allo Spezia, ha avuto un pensiero per Mirco Antenucci, l’autore dell’assist. «Good job», «buon lavoro», giusto per internazio­nalizzare i ferraresi, lui che comunque 8 presenze e 2 gol in Europa League li ha sommati l’anno scorso con Gian Piero Gasperini. «Gol e vittoria in Coppa Italia, ottima prova per prepararci all’inizio del campionato» - è stato il suo ulteriore commento alla vittoria di La Spezia. All’orizzonte, domenica sera alle 20.30, il Bologna di Pippo Inzaghi al Dall’Ara. Il numero 9 per definizion­e ritroverà Petagna dopo averlo allenato nella Primavera del Milan. E fu un buon rapporto: 10 partite e 6 gol per il nuovo giocatore della Spal. Il quale a Ferrara ha scelto il numero 37. Lo stesso che nella stagione 2013-14 indossava nella prima squadra del Milan con Massimilia­no Allegri che lo fece esordire a Verona il 24 agosto 2013. Nel girotondo di anime Andrea ritroverà pure la casa del nonno a Ferrara?

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D’ANNIBALE

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