Barcellona sudamericano ma pensa sempre a Pogba
●Catalani con otto figli dell’America Latina e il sogno di portare a casa anche l’ex Juve
C’era una volta la «cantera». Sarà una diretta conseguenza della globalizzazione o più semplicemente la penuria di talenti made in Catalogna, fatto sta che il vento è cambiato anche per il Barcellona. Se fino a poco tempo il Barça preferiva affidarsi al vivaio per forgiare l’ossatura della prima squadra, imbottita di campioncini sfornati alla Masia, oggi si guarda soprattutto al mercato estero. Il cambio di tendenza, che si traduce anche in un cambio di filosofia, l’ha certificato inequivocabilmente l’ultima campagna di rafforzamento, che ha determinato una sorta di svolta sudamericana in casa blaugrana. SUDAMERICA A Messi, Suarez e Coutinho (quest’ultimo divenuto anche uomo immagine della Nike) si sono infatti aggiunti Arthur, Malcom e Vidal, oltre ai rientranti Rafinha e Marlon. Cinque nuovi sudamericani, quindi, a fronte dei due che hanno salutato (Mina e Paulinho), facendo salire la «colonia» sudamericana a ben otto elementi. Di fatto, almeno cinque di loro si possono considerare titolari, ma potrebbero essere addirittura sei nel caso si rivelasse già pronto anche quell’Arthur pagato quasi 40 milioni e a cui è stata affidata la maglia indossata fino a due mesi fa da un certo Iniesta. L’ex Gremio ha ben impressionato nelle amichevoli ed è prevedibile che riuscirà comunque a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel corso della stagione, come conferma la titolarità nella sfida di Supercoppa spagnola vinta contro il Siviglia. Stesso discorso per Rafinha, anch’egli titolare contro gli andalusi e blindato dalle parole del d.s. Braida, che giusto ieri ha spento i sogni dei tifosi nerazzurri circa un suo possibile ritorno a Milano. L’unico destinato con ogni probabilità a vestire i panni del comprimario è Marlon, per cui non è esclusa una cessione lastminute. A conti fatti, dunque, dalla metà campo in su si profila un Barcellona quasi esclusivamente sudamericano.
PRESSING SU POGBA Le uniche eccezioni sarebbero Busquets e Rakitic, i «sopravvissuti» del vecchio corso. C’è poi l’ultima suggestione di mercato che porta a Paul Pogba, su cui il presidente Bartomeu ha lasciato uno spiraglio aperto. «Il mercato chiuderà solo a fine mese», ha risposto ieri il numero uno blaugrana a precisa domanda sul possibile arrivo del francese, lasciando intendere di non aver rinunciato alla possibilità di portarlo in Catalogna. La trattativa prosegue dunque sottotraccia, con l’aiuto dello stesso centrocampista che tramite messaggi sibillini affidati ai social ha fatto trapelare tutto il malcontento per il rapporto ormai ai minimi termini con José Mourinho. Stando a quanto riferiscono fonti inglesi e spagnole, Bartomeu potrebbe anche adottare la stessa strategia che diede frutti nell’operazione Coutinho, rinunciando al braccio di ferro con lo United adesso per sferrare un nuovo attacco nella finestra di mercato invernale. Perché la volontà della dirigenza catalana è quello di dare un centrocampo da favola al nuovo Barça in versione sudamericana.