Ternana e Pro Vercelli: decide Frattini
Le società si sono rivolte al Collegio di garanzia, ma non si conosce la data
Non è lo scacco matto. Il fronte anti blocco dei ripescaggi e soluzione a 19 squadre sembra pronto a dare battaglia. Naturalmente c’è il piano giudiziario. Che si divide in diverse strade: quella sportiva sarà sicuramente la prima. Il collegio di garanzia dello sport presieduto dall’ex ministro degli esteri Franco Frattini dovrà fissare la discussione dei ricorsi di Ternana e Pro Vercelli: la unificherà all’intervento sul merito già previsto per il 7 settembre quando però i campionati saranno già partiti? Un punto chiave anche perché la legge 280, nata proprio da un altro caso giuridico-sportivo nel lontano 2003 (quello del caso Catania), parla chiaro: prima di andare al Tar bisogna esaurire tutti i gradi della giustizia sportiva. Ma i club vogliono aprire altri fronti, non è un caso che nel pool dei legali del Catania ci siano anche dei penalisti.
LA POLITICA Poi il discorso politico-calcistico. La vicenda della quota 19 rischia di amplificare i veleni elettorali fra i due «partiti» che si profilano per la sfida presidenziale, i cosiddetti «ribelli» e il fronte formato da Lega e B, visto chiaramente con simpatia da Malagò, sempre impegnato nella ricerca di un candidato super partes. Più difficile che la vicenda della serie B «dimagrita» coinvolga Giancarlo Giorgetti, che non è tipo da rischiare invasioni di campo. Piuttosto il sottosegretario vigilante nel suo ultimo intervento ha sottolineato la necessità di andare al voto presto. Ma quando? Un altro motivo di scontro nell’estate del caos.