La Gazzetta dello Sport

AI BIANCONERI MANCA ALMENO UN RIGORE CR7, TOCCO DI BRACCIO

- LA MOVIOLA di ALESSANDRO CATAPANO

Più ombre che luci nella direzione di Fabrizio Pasqua, che comunque arbitra con la giusta personalit­à una partita che si complica col passare dei minuti. I bianconeri «denunciano» due interventi da rigore della difesa del Chievo nel primo tempo. Al 9’ Cacciatore sgambetta da dietro Cancelo che viene sbilanciat­o e calcia a lato da un’ottima posizione. Ma il contatto non è considerat­o evidente, perciò basta un «silent check» perché il Var Mazzoleni suggerisca a Pasqua di non tornare sui suoi passi. Decisione che lascia perplessi. Al 36’, poco prima che il Chievo pareggi, ancora Cacciatore cintura Cuadrado in area di rigore. Pasqua lascia proseguire senza tentenname­nti, ritenendo il contatto veniale. Decisione più comprensib­ile della precedente, anche se resta qualche dubbio. Nel primo tempo, manca pure un giallo a Dybala che colpisce intenziona­lmente con il braccio. Nella ripresa, da cartellino arancione l’entrata di Radovanovi­c su Ronaldo: Pasqua lo ammonisce. Al 9’, Giaccherin­i anticipa Cancelo che lo atterra: rigore solare. Al 17’, Bernardesc­hi e Hetemaj si beccano, lo juventino appoggia la mano sul mento del finlandese, che esagera nel rotolarsi a terra. Pasqua si limita a redarguirl­i. Al 42’, l’episodio più controvers­o del match: Mandzukic segna il gol del 3-2 (la palla oltrepassa nettamente la linea), ma nello sviluppo di un’azione viziata da un precedente tocco con il braccio di Ronaldo. Pasqua decide saggiament­e di rivedere le immagini e fischiare la punizione per il Chievo. Poi il 3-2 di Bernardesc­hi: questo è buono.

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L’arbitro Fabrizio Pasqua a colloquio con gli juventini Ronaldo, Dybala e Mandzukic AFP

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