La Gazzetta dello Sport

ALLEGRI PROMUOVE LA JUVE «BEL SEGNALE VINCERE AL 93’ DYBALA E CR7 BENE INSIEME»

Max è soddisfatt­o: «Dobbiamo avere equilibrio. Cancelo? Bravo. Ma sembrava volesse pugnalarsi dopo il rigore»

- Fabiana Della Valle INVIATA A VERONA

La condizione è da migliorare e l’intesa di gruppo da affinare, ma il modo in cui è maturata la vittoria, ovvero soffrendo, è quello migliore per mettersi in testa fin da subito che l’ottavo scudetto non arriverà per grazia ricevuta. Massimilia­no Allegri non ha perso il vizio di vivere la gara in maniera totale: ha urlato fino all’ultimo secondo, poi con l’adrenalina ancora in circolo ha raccontato l’esordio della sua Juventus 5.0.

GHIRIGORI, GOL E ATTENZIONE «Il Chievo si è difeso e ha sfruttato bene le occasioni che ha avuto - è l’analisi del tecnico -. Alla prima giornata ci voleva una vittoria così. Abbiamo gigioneggi­ato troppo, Giaccherin­i sul primo gol ha avuto il tempo di stopparla, toccarla, crossare e prendere la testa di Stepinski. Andare subito in vantaggio non è stato penalizzan­te, il problema è stato non raddoppiar­e subito. In questi casi basta una disattenzi­one per prendere un gol e così è stato». Confessa che «perdere mi avrebbe fatto girare le scatole, però vincere al 93’ è un bel segnale, perché ci aiuta a capire che in campo dobbiamo avere equilibrio e quando ancora non c’è la condizione i tre punti in qualche modo vanno portati a casa». Più che di tecnica o di tattica si parla di concentraz­ione, tasto su cui Allegri ha battuto spesso la scorsa stagione: «Quando abbiamo spazio davanti la squadra diventa disarmante, è successo due-tre volte nel primo tempo, ma non può calare l’attenzione».

SPAZI, AMPIEZZA E TIRI Il tecnico poi analizza le differenze tra primo e secondo tempo: «La formula offensiva dell’inizio mi è piaciuta, quando ci sono Dybala e Ronaldo dobbiamo andare a occupare gli spazi che lasciano loro, buttando dentro gli esterni ed i centrocamp­isti, ma per fare tutto questo ci vuole tempo e conoscenza. Con l’ingresso di Mandzukic, Ronaldo si è defilato e abbiamo trovato più ampiezza. Poi i cambi, Bernardesc­hi soprattutt­o ma anche Mandzukic ed Emre Can sono stati determinan­ti. Sorrentino ha parato tanto, abbiamo tirato 26 volte in porta». A proposito di equilibrio, forse una Juve così offensiva potrebbe avere bisogno, in futuro, di un centrocamp­o numericame­nte più robusto. Ad Allegri per ora la formula va bene così: «La squadra per 50 minuti ha tenuto, poi abbiamo pagato la condizione: chi ha iniziato subito la preparazio­ne sta bene, gli altri sono un po’ in ritardo. In ogni caso dovevamo fare più gol». La Juventus crescerà, Allegri ne è convinto, e anche Cancelo capirà che non serve piangersi addosso: «Aveva iniziato bene ma si è spento dopo il fallo da rigore, ha abbassato la testa e pareva che si volesse pugnalare, però le partite non finiscono. Ho cercato di aiutarlo dicendogli che lui era uno di quelli che avrebbe potuto farci vincere la gara, ma non spingeva più e rimuginava sul fallo. Deve migliorare in queste situazioni».

GARA INCREDIBIL­E TRE PUNTI CRUCIALI PER UN BUON INIZIO

SAMI KHEDIRA CENTROCAMP­ISTA JUVE DIFENSORE JUVENTUS

SUCCESSO SOFFERTO MA IMPORTANTI­SSIMO AVANTI COSÌ

GIORGIO CHIELLINI DIFENSORE JUVENTUS

VITTORIA SENZA LOTTARE È VITTORIA SENZA GLORIA

JOAO CANCELO

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