INZAGHI «BLACKOUT FATALI NON SI PUÒ CONTRO LE GRANDI»
«Ora dobbiamo lavorare e crescere di condizione. Contro la Juve andremo a fare la nostra partita sapendo che sarà difficile»
Quel tabù che resiste è solo la spia dell’amarezza di Simone Inzaghi. All’esame della sua 84a gara in A il tecnico biancoceleste non riesce a vincere contro il Napoli, l’unica squadra che non ha ancora battuto: un pareggio e quattro k.o. il suo bilancio. Ma è la sconfitta della Lazio che brucia. Inzaghi si aspettava altro dalla prima in campionato. Una ripartenza per lucidare le ambizioni Champions. Non una prova che rispolverasse vecchi difetti in un processo di crescita lento a compiersi. «Sono stati fatali certi blackout — dichiara con un viso molto scuro il tecnico —, ma a mio parere non meritavamo la sconfitta». La sua analisi è chiara anche nel mea culpa. «Contro determinate squadre non si può abbassare la guardia come abbiamo fatto nei dieci minuti finali del primo tempo. È mancata quella concentrazione che bisogna avere sempre».
ORA LA JUVENTUS Inzaghi indica la via per ripartire. «Sapevamo di non avere un avvio di campionato clemente. Ora dobbiamo lavorare e crescere di condizione. Ma con un pizzico di fortuna avremmo potuto raggiungere un pari meritato». Ora c’è la trasferta con la Juventus all’orizzonte. «Ripartiamo dai primi 35 minuti, dall’ultima mezz’ora e dagli errori fatti. A Torino andremo a fare la nostra partita sapendo che è difficile». Da verificare le condizioni di Luiz Felipe uscito a fine primo tempo per un risentimento al polpaccio.