La Gazzetta dello Sport

Mou attacca il City: «La classe non si compra»

●Il portoghese definito catenaccia­ro nel documentar­io che celebra il 2017-2018 della banda Guardiola

- CORRISPOND­ENTE A LONDRA bold

Questione di classe. Averla non soltanto in campo, ma anche nella vita. Tema di vecchia data, non solo nel calcio, tornato d’attualità in queste ore nella nuova contrappos­izione MourinhoGu­ardiola. L’argomento che divide i due antichi rivali non è una partita o una discussion­e sul campo, ma il documentar­io «Tutto o niente» che ripercorre la straordina­ria stagione 20172018 del Manchester City, girato con una tecnica dal vivo modello «grande fratello» e presentato in pompa magna in settimana. In un passaggio, la voce narrante - quella dell’attore Ben Kingsley (Gandhi e Schindler’s List, fra gli altri film) -, presenta in questo modo il derby di Manchester vinto lo scorso dicembre a Old Trafford dalla squadra di Guardiola 2-1: «È ancora una volta Guardiola contro Mourinho, possesso contro difesa, calcio d’attacco contro catenaccio. Parcheggia l’autobus». Mourinho ha replicato: «Si può fare un documentar­io fantastico, ma rispettand­o gli altri. Anche se sei un club ricco e acquisti i migliori giocatori al mondo, la classe non si compra e lo hanno dimostrato chiarament­e. La passata stagione ci siamo messi in una situazione difficile perché per fare meglio possiamo soltanto arrivare primi, anche se a volte, stando a quello che leggo o sento, sembra che siamo arrivati sesti o settimi e che tutti sono andati meglio di noi. Ma noi siamo arrivati secondi».

RETROSCENA POGBA Le parole di Mourinho arrivano in un’altra giornata in cui l’allenatore portoghese si è ritrovato sui giornali per la questione Pogba. Le dichiarazi­oni al miele di venerdì hanno avuto la copertina di tutti i quotidiani, ma la pax sull’argomento è durata poche ore. Sulla versione online del Daily Express nella tarda mattinata di ieri è infatti apparso un articolo in cui il tabloid londinese ha fornito la sua versione sullo scenario attuale del Manchester United. Mourinho avrebbe cercato di calmare le acque perché sarebbe questa la linea attuale imposta dal club e lo stesso manager avrebbe capito che, tra lui e Pogba, i vertici dei Red Devils, nel classico gioco della torre, salverebbe­ro il calciatore francese. Dopo un mercato difficile, in cui lo United non è riuscito a realizzare le operazioni indicate da Mourinho, privarsi di Pogba, anche pagato a peso d’oro, sarebbe un suicidio. Oggi i Red Devils giocano alle 17 sul campo del Brighton, con Pogba confermato nel ruolo di capitano: la saga dell’estate in salsa United potrebbe regalarci una nuova puntata.

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Pep Guardiola e José Mourinho

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