La Gazzetta dello Sport

D’Aversa: «Bravi per un’ora, ma in A non puoi distrarti»

●Il tecnico del Parma elogia i suoi: «Esordio positivo, peccato per quei 5’ in cui abbiamo vanificato tutto. Migliorere­mo»

- PARMA a.s.

Non se l’aspettava nemmeno lui di vedere un Parma tanto pimpante e tanto propositiv­o. Una settimana fa c’era stata l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia per mano di una squadra di Serie C (il Pisa), negli ultimi giorni erano arrivati a Collecchio tanti giocatori e non c’era stato il tempo per spiegare, per dire, per chiedere. Roberto D’Aversa era preoccupat­o, prima dell’inizio, e non lo nasconde. E adesso che ha messo in tasca un buon 2-2 si scioglie e regala soltanto compliment­i ai suoi ragazzi: «L’esordio è positivo. Aggiungo: molto positivo, perché davanti al nostro pubblico, nel nostro stadio che dovrà diventare un fortino perché è qui che dovremo conquistar­e la salvezza. Per un’ora abbiamo espresso un ottimo calcio, poi purtroppo abbiamo pagato cinque minuti di disattenzi­one e abbiamo vanificato quanto di buono eravamo riusciti a costruire». Ma non c’è spazio per il rammarico in questo dopopartit­a, troppa è la felicità per aver superato l’ostacolo del debutto.

AIUTO Certo, si va a vedere come si è preso il gol del pareggio di Fofana sale la rabbia e D’Aversa non si nasconde: «Subire un gol in contropied­e quando sei in vantaggio per 2-1 non ci sta. Purtroppo non siamo stati attenti nella gestione della manovra e abbiamo lasciato troppo spazio all’Udinese. Il fatto è che certi errori in Serie A li paghi a caro prezzo. Comunque l’importante è aver dimostrato che in questa categoria ci possiamo stare. Sì, il mio Parma deve migliorare però le basi per fare bene ci sono. Ho visto tanto impegno, tanta voglia di aiutare il compagno, queste devono essere le nostre caratteris­tiche principali. Poi possiamo metterci a parlare di schemi, di moduli e di altre questione, però la realtà è che la determinaz­ione e la mentalità sono gli ingredient­i fondamenta­li per costruire una squadra di calcio».

ARRIVA GERVINHO Adesso si metterà al lavoro con maggiore intensità e maggiore impegno: sa di dover scalare il Mortirolo per arrivare alla salvezza e sa di non avere molto tempo per sistemare i meccanismi della squadra. Oggi si aggregherà al gruppo Gervinho, non proprio l’ultimo arrivato, e anche questo sarà un tassello importante del nuovo Parma. «Devo riuscire a ruotare i giocatori per garantire loro il giusto minutaggio e per farli entrare in condizione - conclude l’allenatore degli emiliani - Non bisogna forzare troppo, altrimenti si rischia. Inglese, ad esempio, mi ha chiesto la sostituzio­ne perché era stanco e ho inserito Ceravolo. D’altronde, siamo all’inizio, non si può mica pretendere la luna».

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Roberto D’Aversa, 43 anni ANSA

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