La Gazzetta dello Sport

Baselli, recupero incerto Soriano si prende il Toro?

●>oberto probabile titolare a San Siro. Un predestina­to cresciuto nel Bayern, ma italiano doc: tutto cominciò con il gol che stese il Barça

- Filippo Grimaldi

Può un grande dubbio (Baselli sempre più a rischio: anche ieri ha lavorato a parte) alimentare certezze altrettant­o solide per Mazzarri? Sì, se la storia riguarda il ginocchio destro k.o. del trequartis­ta granata e il nome del suo probabile sostituto a San Siro, Roberto Soriano.

NELLA MISCHIA Non un nome qualunque, e forse per questo dopo quarantott­o ore dal suo sbarco a Torino, Mazzarri aveva già deciso di buttarlo nella mischia sul finire della sfortunata gara con la Roma. Non aveva nulla da dimostrare, e poi Roberto, sin dagli anni sampdorian­i, carburava in fretta a inizio stagione. La storia parla per lui. Quella sera, era il 20 agosto 2012, sul palcosceni­co del Camp Nou andò in scena il primo Barcellona del povero Tito Vilanova, ma i trentamila ebbero occhi e applausi solo per Soriano, questo ventunenne senza timore alcuno che si prese la scena contro Deulofeu e compagni, inventando­si una magia che stese gli spagnoli e regalò il Gamper alla Samp di Ferrara. Sei giorni dopo avrebbe esordito in serie A, con i blucerchia­ti che andarono a vincere a San Siro contro il Milan. Molte cose da quel giorno sono cambiate, ma lui è sempre stato un ottimo allievo che ha avuto ottimi maestri. CHI SEI? Da Ferrara, che lo svezzò dopo Empoli, a Mihajlovic, che lo rese guerriero sul campo, oltre che nell’anima. È rimasto celebre il benvenuto un po’ particolar­e che il tecnico serbo riservò a Roberto quando i due si conobbero sul prato di Bogliasco: «E tu chi sei?», gli disse Mihajlovic, con finto stupore ammirandon­e i colpi in allenament­o, visto che Sinisa ben conosceva le virtù calcistich­e di questo avellinese (originario di Sperone, per l’esattezza) nato in Germania da genitori che in casa parlavano napoletano, cresciuto nel Bayern Monaco con gente del calibro di Alaba e Badstuber, nonché una delle ultime intuizioni calcistich­e di Marotta sampdorian­o.

SCUOLA A rifinirne il talento ha pensato soprattutt­o Fran Escribá (più del suo successore Javier Calleja), il tecnico che il granata ebbe in panchina nel suo primo anno al Villarreal. Il quale, appena uscito dall’ala di Sanchez Flores, impresse alla sua carriera una metodologi­a che improntava tutto sul rapporto fiduciario tecnico-giocatore. Con Soriano, che per la sua squadra farebbe qualunque sacrificio, fu un invito a nozze, e pure questo Mazzarri lo sa bene. Soriano si sentì investito di una grande responsabi­lità e non avrebbe mai potuto fallire il compito. In più, Escribá sosteneva che il centrocamp­o fosse il perno del gioco di una squadra. E lì Soriano diede ulteriore velocità alla sua manovra, nella testa e nei piedi, diventando più rapido e letale ed imparando (finalmente) ad andare più spesso al tiro di quanto faceva in Italia. Ecco perché oggi è un multiruolo del centrocamp­o, che non ruberà forse il posto a Meité, ma è fortemente candidato a conquistar­si una maglia da titolare in un futuro non lontano. Nasce come centrale, ma copre entrambe le fasce, sa fare il trequartis­ta, ed è straordina­riamente duttile sul piano tattico, potendo interpreta­re tutti i ruoli del tridente offensivo alle spalle della prima punta. Sinisa gli ha dato un consiglio che domenica sarà utilissimo al suo Toro: rispetto sì, paura mai.

ULTIMA SFIDA Tre anni fa, dopo essere stato a un passo dal Milan, in una sessione movimentat­a del mercato approdò di fatto al Napoli, salvo poi vedere saltare tutto per un intoppo burocratic­o. Il resto è Villarreal e poi la voglia di tornare a casa, per fare ancora più grande il Torino. Questa è una nuova sfida e in un certo senso rappresent­a la chiusura di un cerchio. Il k.o. di Baselli è un intoppo non da poco per un perfezioni­sta come Mazzarri, ma non gli toglierà il sonno.

 ?? LAPRESSE ?? Roberto Soriano, 27 anni, in azione sul prato dell’Olimpico Grande Torino, domenica scorsa al suo debutto granata contro la Roma
LAPRESSE Roberto Soriano, 27 anni, in azione sul prato dell’Olimpico Grande Torino, domenica scorsa al suo debutto granata contro la Roma
 ?? LAPRESSE ?? AL QUARTO ANNODaniel­e Baselli, 26 anni, gioca nel Torino dal 2015. È alla 4ª stagione granata, dopo 2 con l’Atalanta. L’anno scorso ha giocato 32 partite, segnando 4 gol
LAPRESSE AL QUARTO ANNODaniel­e Baselli, 26 anni, gioca nel Torino dal 2015. È alla 4ª stagione granata, dopo 2 con l’Atalanta. L’anno scorso ha giocato 32 partite, segnando 4 gol

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