La Gazzetta dello Sport

Mago della pioggia Straordina­rio Hamilton Vettel staccato di 7 decimi ma in corsa può rifar si

●Un errore ai box frena Raikkonen: 6o. Il meteo inganna la Red Bull: quarta fila. McLaren e Williams disastrose

- Luigi Perna INVIATO A SPA (BELGIO)

Nero vince, rosso perde. Il colore che esce sulla ruota di Spa è ancora quello di Lewis Hamilton, che offusca la Ferrari e piazza un’altra martellata al morale del rivale Sebastian Vettel. La pioggia è stata la variabile impazzita delle qualifiche, come in Ungheria, e l’inglese della Mercedes si è trasformat­o di nuovo in «Rainman» centrando una pole strepitosa, con 7 decimi di vantaggio sul tedesco. Lewis ormai ha abituato a certe prodezze: anche il giro record del sabato di Silverston­e e quello nel diluvio dell’Hungarorin­g erano stati merito più suo che della vettura.

IMPLACABIL­E Nel momento chiave, con la pista insidiosa, è venuto fuori tutto il talento dell’iridato. Freddo e implacabil­e. Mentre Vettel non ha potuto sfruttare il potenziale di una Ferrari che aveva dominato in lungo e largo sull’asciutto e resta comunque la grande favorita per la gara. L’ultimo tentativo di Lewis e Seb, uno dietro l’altro, è stato un duello diretto. E l’ha vinto Hamilton, alla sesta pole del 2018 contro le 5 di Vettel, complice la «fortuna» di avere abortito il giro precedente e immagazzin­ato perciò più energia elettrica nella batteria da sparare alla fine. Ma la SF71H si è confermata l’auto da battere anche su una pista veloce come Spa, negli ultimi 3 anni terreno di caccia Mercedes, e la nuova power unit Evo3 di Maranello le ha dato un’ulteriore iniezione di cavalli. Perciò Seb può spuntarla anche contro questo Lewis versione extraterre­stre. ● Le pole ottenute in carriera da parte di Lewis Hamilton: questa è la sesta del 2018 dopo Australia, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Ungheria ● Le pole del quattro volte campione del mondo su questo tracciato, dove per l’ottava volta scatterà in prima fila: entrambe sono nuovi record per il Belgio TENSIONE Non sono mancati attimi di tensione nel garage della rossa. Quando ha iniziato a piovere, poco prima dell’inizio del Q3, c’è stata la corsa a entrare in pista per sfruttare le gomme da asciutto, ma l’aderenza già precaria e lo spettacola­re testacoda di Bottas a Blanchimon­t hanno spinto tutti a tornare ai box per montare le gomme intermedie. A quel punto, i meccanici della Ferrari hanno commesso un errore nel sollevare la macchina di Vettel, facendola strisciare a terra con il posteriore. «Stop, basta. Che cazzo fai? Così rompi il fondo», ha urlato Seb in italiano. Per fortuna non ci sono stati danni.

PASTICCI Ma subito dopo il muretto del Cavallino ha sbagliato strategia con Kimi Raikkonen, che è stato rimandato in pista senza fare rifornimen­to, ritrovando­si con la benzina sufficient­e per solo un giro veloce sul bagnato. Decisione intempesti­va. Il finlandese, al comando e lanciato verso la pole sulla pista dove ha trionfato 4 volte, è così rimasto a guardare negli ultimi minuti, AFP

7 8 5

mentre Hamilton, Vettel, Ocon, Perez e Grosjean lo scavalcava­no completand­o altri giri sull’asfalto che si andava asciugando. Comprensib­ile la sua rabbia per il 6° posto. «Dall’altra parte del box hanno fatto le scelte giuste», ha tuonato Kimi. Il pasticcio più grosso l’ha combinato però la Red Bull, decidendo di sparare subito tutte le cartucce con Verstappen e Ricciardo, che poi si sono ritrovati nella stessa situazione di Raikkonen finendo settimo e ottavo. «Le nostre previsioni davano pioggia in aumento – ha detto Helmut Marko –. Invece è successo il contrario».

CAVALLINI

L’impression­e è che il fattore meteo sia stato decisivo nella pole di Hamilton e che in condizioni normali le parti potrebbero ribaltarsi. La Ferrari l’ha dimostrato a Silverston­e, vincendo nel tempio del motorismo britannico contro una Mercedes super favorita, e anche l’anno scorso a Spa, quando Lewis riuscì a difendersi dagli attacchi di Vettel grazie alla potenza della sua Freccia d’argento e a una guida sopraffina nella seconda parte di gara. Ma il sorpasso che non ci fu allora sul lungo rettilineo del Kemmel, quando Seb affiancò l’inglese e fu respinto da un muro d’aria, si ha la sensazione che possa avvenire stavolta, se il ferrarista non riuscirà a scavalcare il rivale alla prima curva dopo il via. Sarebbe un modo per riscattare le «sviste» costate una potenziale doppietta in qualifica e ridurre il divario di 24 punti in classifica da Hamilton. Consideran­do anche il fatto che Lewis non potrà contare sulla vicinanza del compagno Valtteri Bottas: per il cambio del motore scatterà dal fondo dello schieramen­to.

PANTERE ROSA

La pioggia è stata benedetta anche per le pantere rosa della Racing Point Force India, che bagna il «debutto» con la seconda fila di Esteban Ocon (3°) e Sergio Perez (4°). Un risultato insperato, dopo il salvataggi­o del team da parte di Lawrence Stroll e di una cordata di investitor­i intervenut­i prima della bancarotta. Mentre Ocon, dato già in partenza per la McLaren, resta per ora aggrappato a un sedile che merita. Il team di Woking è invece la vera delusione della giornata, assieme alle disastrose Williams: vedere Alonso e Vandoorne nelle ultime file, sul circuito dove 50 anni fa il fondatore Bruce McLaren centrava il primo successo per la scuderia, è desolante per la F.1.

 ??  ?? Lewis Hamilton, 31 anni, ha vinto a Spa tre volte: nel 2010 con la McLaren e nel 2015 e’17 con la Mercedes EPA Lewis Hamilton pare stupito dalla prestazion­e nelle qualifiche di Spa: 7 i decimi rifilati a Vettel
Lewis Hamilton, 31 anni, ha vinto a Spa tre volte: nel 2010 con la McLaren e nel 2015 e’17 con la Mercedes EPA Lewis Hamilton pare stupito dalla prestazion­e nelle qualifiche di Spa: 7 i decimi rifilati a Vettel
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LAPRESSE Sebastian Vettel, 31 anni, sconsolato. A destra il pilota tedesco controlla il fondo della macchina dopo l’errore dei meccanici nel sollevarla per montare le gomme intermedie

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