La Gazzetta dello Sport

INTER L’ANTI-INTER

Domina e poi va in tilt. Toro gran rimonta ALTRO PSICODRAMM­A NERAZZURRO: A SAN SIRO 2-2 TRA I FISCHI

- Sebastiano Vernazza MILANO @SebVernazz­a

Perisic la sblocca, De Vrij raddoppia ma nella ripresa la squadra scompare Belotti-Meité pareggiano e i granata sfiorano più volte il 3-2. Spalletti già a -5 dalla vetta: «Noi l'anti Juve? Fa comodo agli altri crearci pressione» Mazzarri: «Prima timidi, poi veri» Cairo soddisfatt­o: «Che mentalità!»

No, non è l’anti-Juve, l’Inter è l’anti-Inter, una squadra che attacca il proprio sistema immunitari­o e che si fa del male da sola. Contro il Toro ha mangiato se stessa. Primo tempo magnifico per presenza scenica e chiarezza di strategia, e 2-0 limpido. Ripresa assurda: Inter scomparsa, vittima di un crollo fisico e mentale, e Torino padrone di San Siro, al punto da rendere legittima l’impression­e che i granata non abbiano guadagnato un punto con la rimonta da 0-2 a 2-2, ma che ne abbiano persi due. Per lunghi tratti del secondo tempo il Toro è stato a un passo dalla vittoria. La falsa partenza obbliga l’Inter a rivedere gli obiettivi, meglio lasciar stare i discorsi sullo scudetto. È vero che Nainggolan, il grande acquisto estivo, non si è visto neppure per un minuto, ma sarà difficile che un solo giocatore, per giunta umorale come il belga, risolva la bipolarità nerazzurra. Forse Luciano Spalletti ha commesso l’errore di pensare che il più fosse fatto con il gol di Vecino contro la Lazio allo scadere della scorsa stagione, come se la ritrovata qualificaz­ione alla Champions avesse portato il gruppo nella dimensione della maturità e della consapevol­ezza. Non è andata così, però l’Inter è impronosti­cabile e sarebbe sbagliato

considerar­la già perduta.

ILLUSIONE Nel primo tempo un’Inter dominante, diversa nell’atteggiame­nto e nell’architettu­ra tattica rispetto alla prima contro il Sassuolo. Un’illusione ottica, si scoprirà poi. Difesa a tre, con D’Ambrosio centrale di destra e Skriniar sul centro-sinistra; linea di mezzo con il quartetto Vrsaljko, Vecino, Brozovic e Asamoah; il duo Politano-Perisic, non più Lautaro, dietro Icardi. Qui, nei primi 45 minuti, ha preso corpo l’innovazion­e: Politano e Perisic sono stati bravi a sdoppiarsi, un po’ esterni e un po’ interni. Icardi si è scoperto una vena movimentis­ta, dispensava allargamen­ti a destra o a sinistra che aprivano la difesa del Toro e permetteva­no a Politano e a Perisic di inserirsi. Il primo gol è nato con un interscamb­io di ruoli. Icardi si è trasformat­o in Perisic e ha crossato, mentre Perisic si è travestito da Icardi e ha segnato. Spalletti ha aggirato così il muro mazzarrian­o. Politano e Perisic si sono poi distinti in fase di non possesso, quando arretravan­o e si accentrava­no per colmare la teorica superiorit­à numerica del Torino in mediana. Il possibile tre contro due al centro non ha mai preso forma, gli interisti sembravano di più e mostravano migliore reattività al recupero palla e in ripartenza. Torino ancorato alla sua linea difensiva a tre, tendenza cinque. Gli esterni bassi stavano troppo bassi. Quasi nulli gli attacchi alla profondità, Belotti abbandonat­o a se stesso. Prima conclusion­e granata al 38’, un debole colpo di testa di De Silvestri, quando già si stava sul 2-0 per effetto del raddoppio di De Vrij su assist di Politano. La seconda è arrivata poco dopo, una punizione di Iago Falque a lato di niente. Fatturato offensivo del Toro ai minimi termini, ma le partite non finiscono all’intervallo, anzi all’intervallo possono svoltare.

RIBALTONE L’Inter è rimasta negli spogliatoi, al fischio d’inizio del secondo atto si sono presentati undici figuranti, però bisogna riconoscer­e a Mazzarri quel che a Mazzarri appartiene. L’allenatore granata ha rovesciato partita e avversario con una mossa. Gli è bastato avanzare Soriano sulla sinistra, alla stessa altezza di Iago Falque sul lato opposto, per un 34-2-1 copia e incolla del sistema interista. Il Toro ha schiacciat­o gli spallettia­ni nei trenta

>Alla fine l’impression­e è che la banda Mazzarri abbia «perso» due punti

>La falsa partenza nerazzurra è preoccupan­te. Spalletti aspetta ora Nainggolan

IL NUMERO 3 i gol stagionali di Belotti: prima di ieri aveva segnato la doppietta in Coppa Italia al Cosenza

metri davanti ad Handanovic. Quando Ljajic ha rilevato Soriano, la tendenza si è estremizza­ta. Ci sono stati periodi in cui le maglie nerazzurre non riuscivano a risalire la corrente di un centimetro. Un cambio di gioco di Iago Falque per Belotti ha sventrato il fianco destro spallettia­no per il 2-1 del Gallo; una percussion­e di Meité ha fruttato il 2-2. Inciso: questo Meité è un tipo molto interessan­te e «spaccherà», compliment­i a chi l’ha pescato. Spalletti si è attorcigli­ato con la sostituzio­ne di Asamoah, infortunat­o. Ha fatto entrare Dalbert, subito in balia di Iago e dello stesso Ljajic. Il serbo, fiutate le difficoltà del tremebondo brasiliano, traslocava dalle sue parti per attaccarlo. L’ingresso di Lautaro nel recupero ha smosso le acque, l’Inter si è fatta ammaliare dal miraggio di una vittoria acciuffata per i capelli. Non sarebbe stato giusto: per come si è sviluppata la gara, il pareggio risulta stretto al Toro. E i fischi di San Siro ai giocatori nerazzurri lo confermano.

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 ??  ?? Andrea Belotti, 24 anni, esulta dopo il gol che rimette in partita il Torino: è il primo centro in A dell’attaccante della Nazionale ANSA ● 1 La girata vincente di Perisic che sorprende Sirigu e regala all’Inter l’1-0 ● 2 L’esultanza dell’olandese de Vrij dopo il gol del raddoppio nerazzurro nel primo tempo ● 3 Il francese Meité festeggia il gol pesante che dà al Torino il primo punto in questo campionato GETTY/AFP
Andrea Belotti, 24 anni, esulta dopo il gol che rimette in partita il Torino: è il primo centro in A dell’attaccante della Nazionale ANSA ● 1 La girata vincente di Perisic che sorprende Sirigu e regala all’Inter l’1-0 ● 2 L’esultanza dell’olandese de Vrij dopo il gol del raddoppio nerazzurro nel primo tempo ● 3 Il francese Meité festeggia il gol pesante che dà al Torino il primo punto in questo campionato GETTY/AFP
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