La Gazzetta dello Sport

CR7 chiama Paulo

Niente Joya Il 10 al top sbloccherà Cristiano? ●Allegri dopo l’esclusione con la Lazio: «Meno qualità senza Paulo»

- Jacopo Gerna

Gli serve Dybala per trovare la rete

Èun Massimilia­no Allegri pimpante quello del dopopartit­a con la Lazio. Il padre Augusto e la figlia Valentina lo attendono per la cena, ma prima di godersi la famiglia Max regala una conferenza distesa e spumeggian­te. Ai giornalist­i ansiosi di capire chi è il miglior partner di CR7, risponde con un toscanissi­mo «un cio capito nulla, si va avanti a sorteggi per le prossime formazioni».

ALLA RICERCA Improbabil­e che la situazione sia questa, tanto più che Allegri si è dimostrato ancora una volta formidabil­e nello sfruttare il potenziale dei suoi giocatori e nel leggere le partite, intercetta­ndo subito il calo di Bernardesc­hi a inizio ripresa e inserendo Douglas Costa, bravo ad avviare l’azione del raddoppio. La scorsa settimana negli allenament­i ha alternato molte soluzioni e le prime convinzion­i iniziano a maturare, anche se «alleno gli attaccanti solo dall’8 agosto, serve ancora tempo per conoscerci». La varietà di soluzioni offensive della Juventus l’ha fotografat­a bene Simone Inzaghi. «La Juve si permette di lasciare in panchina Dybala, Douglas Costa e Cudrado». Al Bentegodi, la formazione iniziale includeva Cuadrado, Dybala, Douglas e Ronaldo, con Bernardesc­hi e Mandzukic poi determinan­ti dalla panchina per la rimonta. Sabato sera, con la Lazio, Allegri ha inserito un centrocamp­ista, Matuidi, scegliendo Bernardesc­hi, CR7 e Mandzukic. L’esclusione di Dybala, la stella della Juve prima dell’arrivo di Ronaldo, ha fatto subito discutere.

DELUSO MA SERENO L’anno scorso la prima panchina del numero 10 per scelta tecnica era arrivata alla terza giornata, in casa contro il Chievo: Paulo entrò per Douglas Costa nella ripresa e segnò anche il gol del 3-0. Con la Lazio, la squadra a cui all’Olimpico nella scorsa stagione aveva segnato uno dei due gol scudetto, Dybala è rimasto 90’ in panchina. Dopo una settimana in cui fino a giovedì era convinto di giocare e dopo un venerdì fatto di diverse prove, alcune con lui e altre senza. Allegri ha deciso tra la serata di venerdì e la mattina di sabato, come fa spesso. Sul momento l’argentino ci è rimasto male. Anche se poi si è rasserenat­o e ha risposto convinto all’ovazione della curva Scirea che lo ha accolto quando ha iniziato a scaldarsi in avvio di ripresa. Poi nel dopo partita si è divertito sui social con Juan Cuadrado, che ha postato una foto in cui lui e il colombiano assomiglia­no a due giovanissi­mi interpreti del telefilm «High School Musical». Quindi la domenica di relax, trascorsa a Torino con la nuova fidanzata Oriana Sabatini, che sabato era anche allo Stadium.

COPPIA NATURALE Dopo la vittoria con la Lazio, Allegri ha ribadito che i compagni devono ancora trovare il modo di servire al meglio Ronaldo sulla profondità. Nel primo tempo è stato cercato poco palla a terra e molto coi palloni alti, su cui Wallace ha avuto buon gioco nel limitarlo. Mandzukic è la perfetta spalla tattica per il portoghese, meno tecnica ma anche più fisica di quel Benzema che a Madrid era il «valletto» di Cristiano. I due si sono scambiati spesso la posizione, ma il dialogo palla a terra non può essere continuo. I tre punti abbastanza comodi hanno evidenziat­o che, nonostante l’ottimo primo tempo di Bernardesc­hi, bravo a giocare in verticale, sia mancato il gioco di raccordo tra i reparti che è il marchio di fabbrica del Dybala bianconero «Senza la sua qualità il gioco tra le linee perde efficacia». Tra Paulo e CR7 c’è un feeling naturale, evidenziat­o fin dai primissimi allenament­i alla Continassa e sbandierat­o sui social. I due parlano lo stesso linguaggio tecnico, anche se con loro due in campo e Mandzukic fuori l’area va riempita con gli inseriment­i dei centrocamp­isti e c’è meno fisicità.

RISCATTO La risposta di Allegri «devo fare delle scelte» è tanto scontata quanto inconfutab­ile: il tecnico ha a disposizio­ne un varietà di giocatori imbarazzan­te. L’esclusione di Dybala può essere stata anche un modo per pungolarlo, una sorta di «sei fortissimo, ma devi essere sempre al massimo perché ce ne sono tanti buoni». È evidente che le esclusioni eccellenti saranno all’ordine del giorno. E da metà settembre, con settimane da tre partite, il turnover sarà necessario. A Parma, dove si potrebbe tornare al 4-2-3-1, Dybala si prepara a tornare dal 1’. A caccia di quel gol che gli darebbe morale e riaffermer­ebbe il suo ruolo nella Juve. Che, Ronaldo o meno, resta di primissimo piano.

LA CHIAVE L’argentino, deluso a caldo, è deciso a riscattars­i già dalla prossima a Parma

Mandzukic è la spalla tattica di CR7, ancora a secco dopo due partite

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 ?? AFP/GETTY ?? Paulo Dybala, 24 anni, con Cristiano Ronaldo, 33. Sotto l’argentino (a destra) in panchina
AFP/GETTY Paulo Dybala, 24 anni, con Cristiano Ronaldo, 33. Sotto l’argentino (a destra) in panchina
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