La Gazzetta dello Sport

Genoa, gol e lacrime

●Atmosfera particolar­e allo stadio dove il ricordo delle vittime del Ponte Morandi va di pari passo con la voglia di rialzarsi

- INVIATO A GENOVA Alessio Da Ronch

Vittoria col cuore per una città ferita

L’urlo della Genova sportiva e rossoblù risuona fortissimo qualche secondo dopo il quarantatr­eesimo minuto di gioco, reso quasi necessario dopo tanti minuti di attesa, uno per ogni vittima del crollo del ponte Morandi. L’emozione inizia prima, quando mancano dieci secondi al quarantadu­esimo minuto. Sul tabellone luminoso dello stadio Ferraris appaiono in sequenza i nomi di coloro che nella tragedia hanno perso la vita. Un elenco troppo lungo, sottolinea­to da applausi sentiti. Poi, come un tuono, ecco l’urlo del popolo genoano, per una volta capace di scavalcare il significat­o sportivo e le rivalità cittadine. Quello che esplode è un «Genova, Genova» che esprime forte e chiaro l’orgoglio e la volontà di una città già decisa a rialzarsi.

GLI STRISCIONI Prima il silenzio, interrotto solo dagli applausi per i gol, ha espresso un sentimento e un protesta. Gli striscioni rossoblù sono stati rovesciati o capovolti, eccetto uno, che è rimasto ben visibile per tutti, proprio sopra l’ingresso dello spogliatoi­o, nel settore distinti, quello dedicato al Genoa Club vigili del fuoco. Un tributo speciale per coloro che, fin dai primi istanti, dopo il crollo del ponte Morandi sono corsi a soccorrere tutti e a provare a rialzare immediatam­ente la città. Le altre scritte non inneggiano ai campioni o ai colori rossoblù, sono pensieri che si piazzano tra la tristezza del presente e la speranza del futuro: «Silenzio per te ferita 43 volte al cuore – recita lo striscione che prende tutta la Nord – rialzati superba e torna al tuo splendor!». Dai distinti arriva una certezza: «Pochi metri hanno separato la vita dalla morte ora Genova piange, ma si rialzerà più forte!!!». È un monito quello che appare tra i distinti e la curva Sud: «Alluvioni-Torre Piloti-Ponte. Basta funerali!!!». Ci sono i fiori deposti sotto la Nord per Andrea Cerulli, il portuale, tifoso rossoblù, deceduto nel crollo e c’è pure uno striscione più piccolo, che appare in gradinata e vola lontano: «Grazie per la solidariet­à alla nostra città».

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Uno striscione dei tifosi rossoblù ieri durante la partita GETTY

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