LA SUA REGIA MARCA GIÀ LA PRIMA DIFFERENZA
Oscurato dal super acquisto in attacco (Ronaldo) e dal super ritorno in difesa (Bonucci), è stato un po’ sottovalutato il terzo grande colpo del mercato bianconero: la conferma di Miralem Pjanic. E per ribadire la centralità del bosniaco nel progetto, pochi giorni fa il club ha annunciato il suo rinnovo. La Juve ha capito di non potersi privare di uno dei pochi registi in circolazione. Chi temeva che l’acquisto di Bonucci, regista aggiunto, potesse determinare la cessione di Miralem era fuori strada: Allegri vuole piedi educati in ogni zona del campo, a partire dai terzini. E allora l’arrivo di Bonucci e la conferma di Pjanic sono la riprova dell’idea di gioco bianconera: un possesso palla insistito e di grande qualità.
Contro la Lazio Pjanic non è stato brillante, ma ha segnato un gol bellissimo e ha svolto il suo lavoro con discreta disinvoltura, al netto di qualche inconsueto errore. In attesa del decollo di Ronaldo, Pjanic marca per adesso la differenza della Juve rispetto alle avversarie. Non c’è una sola strada per vincere e non è detto che un regista classico sia indispensabile. Ma la fluidità è un’arma importante e alla lunga determinante. Il Napoli ha sei punti ma Hamsik fatica a far dimenticare Jorginho. Il Milan si interroga sul fantasma di Biglia. La Roma è ancora in costruzione e l’ipotesi più probabile (e logica) è che piazzi Nzonzi a schermare la difesa. L’Inter è prigioniera delle lune di Brozovic e non a caso voleva Modric. La strada della Juve, invece, è già tracciata: e al volante c’è Miralem.