Pizza alla Sanità, mozzarelle, e se serve cucina lui
●Il tecnico passeggia in centro, vive nella casa che fu di Higuain e si mette ai fornelli: ieri tra i suoi ospiti lo chef stellato Esposito
«Misterchef» se li sta cucinando tutti, in campo e fuori. Carlo Ancelotti è a Napoli da appena quindici giorni, ha messo piede in città poco prima di Ferragosto, ma si è già perfettamente calato nel ruolo e nell’ambiente. Contro il Milan ha cambiato «ricetta» alla sua squadra riuscendo a ribaltare il doppio svantaggio e poi, finita la partita, ha trovato il modo di elogiare il pubblico per il supporto ricevuto. «Da un po’ non avvertivo questa passione da parte dei tifosi, mi piace lasciarmi coinvolgere dall’entusiasmo della gente», ha detto Ancelotti. Per i napoletani è una garanzia, Napoli invece per lui è una piacevole sorpresa.
LO SPONSOR KATIA Chi lo incontra per strada gli chiede foto e autografi ma non è insistente, lo rispetta e lo lascia tranquillo. I napoletani non erano più abituati a vedere l’allenatore della propria squadra del cuore girare per le strade del centro o scendere alla Sanità, nel quartiere di Totò, per mangiare una pizza: Ancelotti, che sembrava un pianeta lontano, è in realtà molto vicino alla gente. Vive a Parco Matarazzo, in via Tasso, nella casa che è stata anche di Higuain. L’ha scelta per lui la figlia Katia, primo sponsor dell’opzione Napoli essendo profondamente innamorata della città che ha conosciuto grazie al marito Mino Fulco, attualmente nello staff di Carletto.
MOZZARELLA E FORNELLI Ancelotti non è solo casa e campo, è anche tanto altro. È nota la sua passione per la cucina e nonostante sia molto attento al suo regime alimentare ha accettato qualche buon consiglio per provare le specialità napoletane. Giuntoli lo ha indirizzato bene: prima pesce crudo in piazza Vittoria e poi a Marechiaro nel più classico dei ristoranti vista mare della città. Carletto si è rifatto gli occhi e la bocca, Napoli gli piace e non fa niente per nasconderlo. Ancelotti sa però di non dover esagerare a tavola e allora talvolta si mette ai fornelli. È un cittadino del mondo, ha amici ovunque e ne aveva già qualcuno a Napoli. Lo invitano a cena e cucina lui. È successo pure ieri sera: tra gli ospiti anche Gennaro Esposito, chef due stelle Michelin che ha lasciato ben volentieri lo scettro a «Misterchef» Ancelotti. RINGHIO E HAMSIK Carletto sceglie solo ingredienti di qualità, in campo come in cucina. Per questo non ci sono dubbi sulla bontà delle mozzarelle che ha promesso e, a quanto pare, consegnato all’allievo, amico e collega Gattuso. Ancelotti ha infatti testato e apprezzato in queste prime due settimane napoletane la mozzarella di un pluripremiato caseificio che si trova proprio vicino al centro sportivo di Castel Volturno. A proposito, ieri nel piccolo comune casertano hanno consegnato la cittadinanza onoraria a Marek Hamsik, che ha scelto di vivere lì sin dal giorno del suo arrivo a Napoli e che da quelle parti è ormai di casa: «Sono orgoglioso di questo riconoscimento – ha detto il capitano azzurro – e felice di essere parte di questa comunità». Ad Ancelotti il compito di trovare la ricetta giusta per farlo rendere al meglio. L’inizio non è stato niente male, da palati fini.