La Gazzetta dello Sport

Il Manchester ha deciso Mou per ora non si tocca

●Il Manchester non partiva così male da 26 anni. Per sostituirl­o si fanno i nomi di Zidane e Martinez. Le lacune in difesa sono evidenti, ma pure quelle del mercato

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE A LONDRA

La peggior partenza in campionato degli ultimi 26 anni e la difesa più perforata degli ultimi 49 - numeri rilanciati per tutta la giornata di ieri dai media inglesi - non costeranno il posto a José Mourinho: la dirigenza del Manchester United ha deciso di andare avanti con il manager portoghese, nella speranza che dalla trasferta di Burnley, domenica prossima, cominci la risalita dei Red Devils, tredicesim­i e con 6 punti di ritardo sul quartetto di testa. L’amministra­tore delegato Ed Woodward, il «mago» dei conti dello United, ha parlato a lungo con Mou dopo il pesante ko con il Tottenham all’Old Trafford lunedì sera. José non aveva mai subito una batosta casalinga di queste proporzion­i. Woodward ha tenuto conto di due elementi: fino al gol di Kane lo United aveva condotto la partita e, nonostante la scoppola, il popolo dei Red Devils ha applaudito Mourinho.

LO SHOW Il portoghese ha ribadito la sua velocità di pensiero, trasforman­do il momento del tributo personale in un elemento chiave della serata. «Ho avuto la prova che il miglior giudice nel calcio è il tifoso. I fan sono i migliori giudici», ha detto Mou in conferenza stampa, cavalcando l’onda come un surfista california­no. Poi si è scagliato contro i cronisti: «Sapete qual è stato il risultato? Tre a zero, come sto indicando con le dita della mia mano. Ma tre sono anche le Premier che ho vinto nella mia carriera e da solo ho conquistat­o più campionati inglesi di tutti gli altri diciannove colleghi messi insieme. Rispetto, ci vuole rispetto». Il portoghese si è alzato ed è andato via. A quel punto, via alla sarabanda, con la riproposta del nome di Zinedine Zidane per la sua succession­e, la difesa sorprenden­te da parte di un grande ex come Gary Neville («lo United ha rinnovato il contratto a Mourinho fino al 2020 e non ha senso licenziarl­o, tocca a lui trovare la soluzione dei problemi»), fino agli aggiorname­nti delle quote dei bookmakers, secondo i quali lo Special One è il primo manager in Premier a rischio esonero.

I GLAZER La diffusione della notizia che Mou per ora non si tocca ha stoppato le voci. I proprietar­i dello United sono contrari a decisioni di pancia. Il club va benissimo alla Borsa di New York - il titolo United è passato nel giro di un mese da 20,6 dollari a 25,8 - e la famiglia statuniten­se Glazer è sensibilis­sima al profumo del denaro. I sei figli hanno ricevuto un dividendo di 15 milioni a testa. Il maggiore, Avram Glazer, è il co-presidente esecutivo, ma quello più influente sulle questioni calcistich­e è Joel, anche lui co-presidente e in contatto costante con Ed Woodward. Questi tre uomini hanno in mano il destino di Mourinho e l’ordine è di andare avanti, nella speranza che a Burnley domenica prossima ci sia un’inversione di rotta e che i giocatori riescano ad evitare errori pesanti come il gol divorato da Lukaku nel primo tempo contro il Tottenham e dalla coppia difensiva Jones-Lindelof nella ripresa.

LIMITI DEI GIOCATORI Lo United, schierato con il 3-5-2, ha mostrato lacune individual­i contro gli Spurs. La fragilità della difesa, certificat­a dai sette gol incassati in tre gare di Premier, è venuta a galla in modo imbarazzan­te. Mourinho ha invano chiesto un difensore nel mercato estivo. Fallito l’assalto a Maguire del Leicester, non è stata individuat­a un’alternativ­a. A Mou viene rimprovera­to che i fiaschi attuali - la coppia Bailly-Lindelof - sono giocatori acquistati a peso d’oro sotto la sua gestione, ma se il rendimento non corrispond­e alle attese, la responsabi­lità del portoghese è parzia-

le. In una piazza come quella dello United, i due hanno mostrato limiti di personalit­à e di sicurezza.

SPUNTA MARTINEZ Mou è stato rassicurat­o, ma l’atmosfera resta tesa. Zinedine Zidane è il candidato numero uno per l’eventuale cambio, ma nelle ultime ore ha preso quota Roberto Martinez, c.t. del Belgio, ex Everton. Il terzo nome è quello di Carrick, fresco di ritiro: ci vuole una buona dose di immaginazi­one per pensare a lui come alternativ­a a Mou.

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 ??  ?? Zinedine Zidane, 46 anni EPA
Zinedine Zidane, 46 anni EPA
 ??  ?? José Mourinho, 55 anni, saluta i tifosi dello United dopo il k.o. col Tottenham. In alto da sin.: Luke Shaw in azione contro il Leicester battuto 2-1; Murray del Brighton punisce De Gea e sconfitta per 3-2; Lucas Moura, Tottenham, doppietta e 3-0.
José Mourinho, 55 anni, saluta i tifosi dello United dopo il k.o. col Tottenham. In alto da sin.: Luke Shaw in azione contro il Leicester battuto 2-1; Murray del Brighton punisce De Gea e sconfitta per 3-2; Lucas Moura, Tottenham, doppietta e 3-0.

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