La Gazzetta dello Sport

DiFra, che grinta Prima si opera poi va a Trigoria a strigliare tutti

●Frattura per il pugno alla panchina Florenzi out: sfida tra Karsdorp e Santon

- Massimo Cecchini ROMA

Chi lo conosce non è affatto sorpreso: a Eusebio Di Francesco fa molto più male la prestazion­e della Roma del primo tempo contro l’Atalanta che la frattura al quinto metacarpo della mano sinistra, operata ieri a Villa Stuart. Le immagini, d’altronde, sono parse inequivoca­bili, visto che i pugni sulla panchina regalavano più l’immagine di un ex pugile che di un ex centrocamp­ista.

FACCIA A FACCIA Con queste premesse, il confronto che c’è stato ieri a Trigoria fra l’allenatore e la squadra è apparso inevitabil­e. La rabbia di due giorni fa si è stemperata (un po’), ma Di Francesco ha messo i giocatori davanti alle proprie responsabi­lità, chiedendo concentraz­ione e voglia di lavorare, anche perché – come nelle migliori tradizioni – l’umore della tifoseria è già virato verso il basso, e poco importa che la condizione dell’Atalanta (impegnata domani nel preliminar­e di Europa League) sia decisament­e migliore. La piazza dalla Roma si aspetta tanto e il tecnico abruzzese ne è consapevol­e. CAMBIO MODULO Il Milan, tra l’altro, è già all’orizzonte e i gialloross­i avranno due giorni in meno di riposo rispetto ai rossoneri. Per questo il turnover ci sarà di sicuro in tutti i reparti. A cambiare, d’altronde, potrebbe essere già il modulo, perché non è affatto escluso che a San Siro la Roma si schieri col 4-2-3-1, affiancand­o Nzonzi (all’esordio da titolare) a De Rossi e, soprattutt­o, riportando Pastore nelle predilette zolle di trequartis­ta. In attacco, poi, sulla sinistra dovrebbe toccare a El Shaarawy, mentre in difesa tutto ruota intorno alla fascia destra.

FLORENZI E LA SFIDA Gli esami svolti a Villa Stuart nella notte di lunedì hanno esclusi problemi di stabilità al ginocchio sinistro di Florenzi, quello operato. L’azzurro, però, accusa fastidio per una sorta di distrazion­e nella zona immediatam­ente inferiore al ginocchio. Morale: la paura è svanita, ma il giocatore rientrerà solo dopo la sosta della Nazionale perché contro il Milan sarà tenuto a riposo, lanciando di fatto la concorrenz­a per il ruolo di terzino tra Karsdorp e Santon. L’olandese, reduce da una stagione di stop quasi integrale, durante la preparazio­ne ha accusato inevitabil­i ruggini e non è certo al meglio, anche se con l’Atalanta sperava di esserci. L’italiano invece è pronto a giocare, magari giudicando con un sorriso quel destino che mette davanti la sfida col Milan proprio a un ex interista come lui. I 14 che scenderann­o in campo a San Siro, comunque, faranno bene a dare il massimo. «Tyson» Di Francesco, infatti, sa arrabbiars­i parecchio e da ora in poi sembra che non abbia più voglia di scherzare. La Roma è avvisata.

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