di MATTEO DALLA VITE
Aggiornamento fatto. «Ho letto, ho letto». Pausa. «E ho anche visto InterTorino». E quindi, Julio? «E quindi Spalletti può dire, pensare e sviare quanto vuole, ma l’Inter deve, e sottolineo deve, essere l’anti-Juve». La potatura del «Jardinero» eccola qua. Julio Ricardo Cruz è perfetto per Bologna-Inter: è ancora legatissimo ad entrambe le squadre, alla famiglia Moratti come ai rossoblù, perché «a Bologna ho ancora banca e commercialista... E una volta all’anno torno lì, passando da Milano». Vive a Buenos Aires e lui, centravanti di qua e di là, due dritte sa darle. Può darle.
Cruz, ripartiamo da Inter-Toro.
«Inspiegabile. Errori dei singoli compresi. L’ho guardata dall’inizio alla fine quella partita: volavano prima, si sono affossati dopo. Com’è possibile, dopo un inizio così veloce e sicuro, appiattirsi in quel modo?».
Condizione atletica. Torino. Mancanza di... Modric.
«Ah beh. Modric è di un’altra categoria. Messo lì in mezzo avrebbe potuto fare come Cristiano Ronaldo farà con la Juve: il vuoto. Mi sarebbe piaciuto vedere Luka in mezzo al campo: l’Inter sarebbe stata una squadra competitiva al cento per cento».
E adesso a che altezza è: all’ottanta, novanta, settanta?
«Non posso saperlo io. La cosa certa è che se vuoi vincere lo scudetto, beh, partite del genere le devi vincere. Ho visto un bel Torino, sia chiaro, ma prenda il Napoli dello scorso anno o di due anni fa: non vinceva gare