Lazio da resettare La vecchia guardia in aiuto di Inzaghi
●I senatori del gruppo al fianco dell’allenatore per ripartire subito. Milinkovic resta: niente Psg
Parlare di crisi è eccessivo, anche se quello zero in classifica dopo due giornate non è certo esaltante. Ma in casa Lazio il momento è comunque delicato. Perché certe perplessità emerse nel corso di un’estate calda sotto molti punti di vista non sono state cancellate, anzi sono state acuite dalle prime gare ufficiali. C’è qualcosa che non va all’interno del gruppo biancoceleste. A cominciare da una condizione fisica che è ancora lontana da quella ideale per arrivare ad uno stato d’animo collettivo che non è lo stesso (almeno per il momento) di quello delle ultime due stagioni.
SENATORI IN CAMPO Questa Lazio va resettata. A livello atletico innanzitutto (e per quello già dalla scorsa settimana a Formello sono stati intensificati i carichi di lavoro), ma poi ancora di più dal punto di vista mentale. E qui il discorso si fa più complicato. Ma Inzaghi, nella sua difficile opera di psicologo, potrà contare sull’apporto dei senatori del gruppo. I leader dello spogliatoio sono già al al lavoro per smussare piccoli e grandi problemi venuti a galla nelle ultime settimane. Il loro apporto sarà preziosissimo per Inzaghi e si aggiungerà al lavoro suo e del team manager Peruzzi, altro elemento fondamentale per preservare i giusti equilibri all’interno del gruppo. L’aiuto dei «vecchi», peraltro, non è una novità per Inzaghi. Nell’estate del 2016, quando Lotito affidò a Simone la panchina dopo il pasticcio-Bielsa, la situazione dentro e attorno alla Lazio era peggiore, decisamente. Ebbene, furono proprio i senatori del gruppo, schierandosi dalla parte del tecnico, a rimettere le cose nel verso giusto. Dai veterani Radu e Lulic (il primo è stato anche compagno di squadra dell’allenatore) a Parolo e Basta. Fino poi a Immobile, che divenne biancoceleste proprio in quella estate. A questo nocciolo duro si è aggiunto nel frattempo Lucas Leiva, arrivato a Formello un anno fa.
MILINKOVIC RESTA Saranno loro i primi alleati di Inzaghi anche stavolta. Tra i nodi da sciogliere (forse il principale) c’è lo stato d’animo di Sergej Milinkovic, inevitabilmente condizionato dalle tante voci circolate su di lui in queste settimane. L’ultima è rimbalzata ieri dalla Francia: alcuni media hanno parlato di un’offerta del Psg (in Francia il mercato è aperto fino al 31 agosto) per il gigante serbo. Ma tanto la Lazio quanto il suo agente Kezman hanno smentito. E il club ha aggiunto che, anche se dovessero arrivare offerte in extremis, saranno in ogni caso rifiutate essendo chiuso il mercato in entrata e non essendoci quindi la possibilità di rimpiazzare il giocatore. Non resta che recuperare il serbo alla causa. Il più presto possibile. Perché il match di domenica con il Frosinone diventa già un crocevia fondamentale della stagione biancoceleste. Dopo le due sconfitte nelle prime due partite un nuovo passo falso aprirebbe ufficialmente la crisi. Ma per scongiurare tutto ciò Inzaghi e la vecchia guardia sono già al lavoro.