La Gazzetta dello Sport

Gerson, Mraz e compagni La batteria delle sorprese

●Il brasiliano della Fiorentina e lo slovacco dell’Empoli guidano le piacevoli novità

- MILANO m.b.

Hanno fatto salire in graduatori­a frasi tipo «Te l’avevo detto», «Io lo conoscevo da tempo» e «Lì ha trovato il suo ambiente ideale». Hanno fatto sorridere di stupore chi li ha comprati e chi li ha schierati soprattutt­o. Dopo aver fatto sorridere i propri tifosi, allenatori, dirigenti e pure se stessi. Sono alcune piacevoli scoperte/conferme della seconda giornata di Serie A.

FIRENZE E GENOVA A partire da Gerson, brasiliano della Fiorentina. «È indolente e si accontenta, non ci scommetto più» — aveva detto di lui Walter Sabatini lo scorso luglio. Eppure fu proprio l’ex d.s. della Roma a innamorars­i di Gerson. Il gol al Chievo può essere il primo bacio allo zio Walter per chiedergli scusa del ritardo. Ci sono poi i gemelli diversi del Genoa. Christian Kouame e Krzysztof Piatek: il primo balla come un appartenen­te a una «crew», il secondo spara come un «bad boy». I gol sono il loro mantra, Enrico Preziosi il padre orgoglioso che spera di avere in casa due bravi ragazzi. Lo sono. E segnano pure.

MRAZ C’è poi Samuel Mraz, attaccante slovacco del 1997. A Empoli, nelle intenzioni del club, c’è il progetto di farlo crescere prima di sfruttare appieno le sue caratteris­tiche. Intanto un gol, seppure ininfluent­e per evitare la sconfitta contro il Genoa, lo ha piazzato. «Te l’avevo detto...».

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GETTY Il brasiliano Gerson, 21

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