La Gazzetta dello Sport

Salvini va con Orban L’asse sovranista all’assalto della Ue

●Uniti sullo stop ai migranti. L’ungherese: «Matteo, il mio eroe» ma non fa nessuna apertura sui ricollocam­enti

- MASSIMO ARCIDIACON­O

PIAZZA PIENA CONTRO I LEADER ANTI-IMMIGRATI

Forte intesa tra il vicepremie­r leghista e il leader di Budapest sull’immigrazio­ne: «Si può fermare». Puntano a un fronte sovranista che sconfigga popolari e socialisti alle Europee. Ad accoglierl­i la protesta di 15 mila persone in favore dell’accoglienz­a

# «Salvini è il mio eroe. È un mio compagno di destino, sono molto curioso di conoscerlo» si è presentato così Viktor Orban, il primo ministro ungherese a Milano per incontrare il leader leghista. E lui, Matteo Salvini, come da carattere e copione, non si è mica schermito. Un eroe? «Parole sagge».

È così che è cominciato il faccia a faccia tanto atteso tra i

due leader sovranisti ed euroscetti­ci, ma che cosa abbiano deciso in concreto i due è meno chiaro, anche perché forse c’era poco da decidere. Piuttosto, da comunicare, col gesto in se stesso: un’alleanza nel nome della lotta dura all’immigrazio­ne che «l’Ungheria ha dimostrato è possibile fermare sia sul piano giuridico sia su quello fisico». Parola di Orban. Anche a costo di leggi molto repressive e di filo spinato ed elettrific­ato steso per chilometri e chilometri di confine. E soprattutt­o, lungo frontiere terrestri, mentre un’altra cosa è fermarli in mezzo al Mediterran­eo.

# «Salvini è popolare in Ungheria perché sta dimostrand­o che l’immigrazio­ne può essere fermata anche in mare, solo lui lo ha fatto. Non deve indietregg­iare», ha detto ancora Orban. E insomma, tra i due sembra davvero ci sia del feeling.

Sì, Salvini e Orban parrebbero aver trovato anche un nemico comune nella figura di Emmanuel Macron. Ha spiegato l’ungherese che, a suo modo di vedere, nel parlamento europeo ci sarebbero due fronti: uno guidato dal francese che sostiene l’immigrazio­ne, l’altro con lui, il gruppo di Visegrad e adesso anche l’Italia che vuole invece fermare l’immigrazio­ne illegale. «Su questa questione c’è un grosso dibattito anche nel Ppe». Fidesz, il partito di Orban è infatti nel gruppo Popolare a Bruxelles come Berlusconi (al quale il leader ungherese ha raccontato di aver chiesto il permesso di incontrare Salvini) o come la Merkel, ma non potrebbe essere più lontano dalla Cancellier­a, tanto è vero che dialoga molto con i duri della Csu bavarese.

# La strategia di lungo periodo è apparsa chiara.

Allargare il fronte sovranista e scalzare socialisti, liberali e democristi­ani dalle leve del potere alle Europee del 2019, ma poco o nulla Orban ha concesso alle richieste italiane a breve termine, come quella di accogliere migranti in Ungheria.

# Ad aspettare Salvini e Orban in una Milano ancora semi-spopolata c’erano anche gli oppositori. In piazza San Babila si sarebbero ritrovate 15 mila persone.

Come al solito nei raduni di piazza c’è sempre un balletto delle cifre. Quindicimi­la... boh, ma c’era senz’altro molta gente alla manifestaz­ione, dal titolo “Europa Senza Muri”, organizzat­a dalla sinistra milanese, a cominciare dal Pd, ma anche da Anpi, Cgil, Acli, Arci e diverse ong. «L’incontro è stato un buco nell’acqua per l’Italia. Nessun rifugiato andrà in Ungheria. Nessun impegno di Orban per riformare Dublino», ha sostenuto la deputata milanese del Pd, Lia Quartapell­e.

# Comunque la si veda, l’Ungheria di Orban va a gonfie vele e l’uomo è popolare in patria.

«In Ungheria disoccupaz­ione è sotto il 5%, Flat Tax per le imprese è al 9% e per le persone al 15%, immigrazio­ne è sotto controllo e economia cresce del 4%» ha twittato Salvini. E in effetti il Pil ungherese è al terzo posto in Europa insieme alla Serbia, dietro Irlanda e Polonia e la disoccupaz­ione si è dimezzata. Niente male per un Paese di dieci milioni di abitanti che nel 2010 era messo peggio della Grecia. Grazie, però, ai fiumi di euro dalla Ue, a cui rispondono con poco europeismo. Nel 2016 hanno ricevuto 4,55 miliardi di fondi e hanno contribuit­o al bilancio Ue con 924 milioni.

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ANSA La protesta a Milano; 15 mila persone per gli organizzat­ori; a destra Viktor Orban, 55 anni e Matteo Salvini, 45
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