Torino: Niang va al Rennes Ljaijc ancora in dubbio
● Il senegalese ritorna in Francia dopo 4 anni Il Besiktas vuole il serbo, ma lui è combattuto
MA SE ADEM RESTA NIENTE MUSI LUNGHI NELLO SPOGLIATOIO SERVE CONCORDIA
URBANO CAIRO SUL FUTURO DI LJAJIC
Alla fine non era rimasta altra scelta che stringersi una mano e salutarsi con un carico di rimpianti grosso così. Alle 22.50 al procuratore di M’Baye Niang è arrivata l’attesa telefonata del Torino, partita subito dopo aver raggiunto l’accordo con il Rennes: è il via libera al rientro in Francia. In queste fresche serate di fine agosto tirava chiaramente un’aria di addio tra il Torino e Niang, e alla fine il nazionale senegalese è stato accontentato. Un anno dopo quella firma col Toro che, rivista oggi, somiglia davvero tanto a una montagna di promesse se non tradite certamente non mantenute. Oggi sarà la giornata del rituale dell’ufficialità, dei saluti magari via social ai tifosi del Toro, della firma sul nuovo contratto per intraprendere un nuovo percorso: Niang svolta al bivio che porta in Francia, quello che è sempre stato il suo indirizzo preferito, verso la Bretagna e verso un Rennes che lo aspetta a braccia aperte. Niente Spagna, rimane a bocca asciutta quel Leganes che fino all’ultimo secondo utile era pronto a lanciargli ponti d’oro pur di strappargli un difficilissimo sì. Se Niang saluta il Toro e la Serie A, il futuro di Ljajic è invece una pagina bianca ancora tutta da scrivere. L’ultima parola spetterà al serbo, che in queste ore sta vivendo un certo tormento interiore sulla possibilità di cedere al corteggiamento, soprattutto, di un Besiktas lanciato in pressing da giorni. Meglio, allora, non dare nulla per scontato: partirà o resterà? Quella di Ljajic resta una partita tutta aperta, nonostante manchino meno di 48 ore alla chiusura del mercato all’estero.
VIVE LA FRANCE Riatterrando sul pianeta Niang, il primo accordo ad essere stato raggiunto era stato quello tra il senegalese e il Rennes. La Bretagna rappresentava concretamente l’unica possibilità che Niang aveva per soddisfare il suo desiderio (ormai datato) di tornare a giocare in Ligue1: lo aveva fatto capire in un’intervista rilasciata subito dopo il Mondiale, non ne aveva fatto mistero a fine luglio quando chiese la cessione alla società, comunicando di aver scelto di rientrare in Francia per essere più vicino alla famiglia (che vive a Marsiglia) e alla sua prima figlia nata ad aprile. Con il Nizza e il Marsiglia fuori dai giochi, e un Bordeaux che ha seguito le evoluzioni della trattativa ma che non si è spinto oltre a una proposta di prestito secco (rifiutata), ecco perché Rennes era già divenuta la sua prima scelta. Ieri, in tarda serata, è arrivata la fumata bianca, con il Torino e il Rennes che hanno trovato un’intesa dopo una due giorni vissuta a trattare senza soluzione di continuità. Tra Niang e l’attuale tecnico del Rennes, l’ex Parma Lamouchi, è stato amore a prima vista, quasi una chimica a pelle: in Francia troverà una maglia da titolare e un ruolo da protagonista. Ieri Niang si è allenato col Toro, oggi dovrebbe già partire per la Francia con tanta voglia di ricominciare in Ligue1, campionato nel quale ritorna dopo 4 anni. Si libera, dunque, un posto nell’attacco super affollato di Mazzarri, nel quale c’è anche Aramu che ha rifiutato tutte le offerte in C e ha una possibilità nella B spagnola.
INDECISO Affrontare il capitolo Ljajic significa partire da un punto fermo: se dipendesse solo dalla società, il serbo resterebbe tranquillamente. Al Toro sono certi che il suo talento e la sua qualità possono tornare molto utili al progetto-Mazzarri, ma Ljajic dovrà convincersi di poter essere utile senza la garanzia di avere sempre una maglia da titolare. Magari giocando porzioni di gara o anche non giocando se Mazzarri lo riterrà. Toccherà a lui decidere: ma il Toro non vuole musi lunghi, il gruppo prima di tutto. Ljajic sta riflettendo con il padre sulle offerte arrivate, soprattutto dal Besiktas ma anche da Fenerbahce e Schalke. È combattuto: a Torino sta bene, e l’affetto dimostratogli martedì al Filadelfia dai tifosi lo ha scaldato. Continuare o dirsi addio: sarà una decisione da ultimo minuto.
A ME ADEM PIACE MOLTISSIMO, GIOCA UN CALCIO BELLO DA VEDERE
URBANO CAIRO SULLE QUALITÀ DI LJAJIC
UN ANNO DOPO Accordo raggiunto in serata, M’Baye lascia i granata dopo un anno: era arrivato in prestito il 31 agosto 2017