La Gazzetta dello Sport

Premi più alti, nuovi orari, un cambio in più Ma il vero nodo è la Var: i club la vogliono subito

●L’Eca guidata da Agnelli spinge per la moviola dagli ottavi, Ceferin tentenna, Platini critico: «Non ha portato giustizia»

- F.li.

INVIATO A MONTECARLO

Nuova, nuovissima Champions, in attesa dell’ultimo aggiustame­nto in corsa che poi sarebbe la Var dagli ottavi. Sarà dura però: il presidente Uefa, Ceferin, fa resistenza e ieri, in un’intervista all’Équipe, Platini ha rincarato la dose («la Var è un video bricolage. Non ha portato più giustizia»). Debutta oggi al sorteggio il nuovo «format» per il triennio 2018-21: ingresso garantito ai club dei grandi campionati; premi più ricchi; nuovi orari d’inizio; quarto cambio nei supplement­ari; panchine in finale con 12 giocatori; a gennaio possibile inserire in rosa 3 nuovi, anche se hanno giocato per un altro club nel torneo. Ma la vera questione in ballo resta la «moviola» in campo. Soltanto un problema di tempo: i club, con in testa Andrea Agnelli presidente dell’Eca, spingono per cominciare da questa eliminazio­ni diretta, Ceferin preferireb­be dalla prossima stagione. Oggi la commission­e interclub si riunirà a Montecarlo per cercare una soluzione da suggerire all’Esecutivo del 27 settembre.

NUOVA FORMULA Il torneo non cambia, fase a gruppi ed eliminazio­ne diretta, ma l’ingresso sì. Le prime 4 nazioni per ranking Uefa (Spagna, Inghilterr­a, Italia e Germania) hanno 4 club nei gruppi, senza playoff. La quinta (oggi la Francia) ne ha 2 più 1 ai playoff. Presto Uefa e club raggiunger­anno l’accordo anche per il triennio 2021-24: nel quale, a parte il prevedibil­e aumento dei premi, sarà tutto come prima. Compresi i nuovi orari: nella fase a gruppi, due partite alle 18.55 e sei alle 21 (all’ultimo turno necessaria la contempora­neità). Potenza delle tv. A proposito di ranking: meno stress, con il quarto posto che ormai vale il terzo. Fino al 2020-21 l’Italia, terza in classifica, avrà 4 squadre e addirittur­a punta al sorpasso dell’Inghilterr­a.

PREMI E NUOVA EUROLEAGUE I premi sono enormi, è la nuova corsa all’oro: la Champions distribuir­à 1,95 miliardi ai 32 club. La Juve può considerar­e nelle sue casse già 58 milioni, dovesse perderle tutte, ma vincere la coppa potrebbe portare oltre 130 milioni. Poco meno per le altre italiane che hanno ranking storico e market pool più basso, ma spiccioli. L’Europa League vale soltanto 560 milioni (grazie alla solidariet­à Champions): club e Uefa stanno discutendo della riforma. Potrebbe nascere una nuova coppa, potrebbero esserci promozioni e retrocessi­oni tipo Nations League, ma in ogni caso nel 2024 il torneo sarà diverso.

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Aleksander Ceferin, 50 anni, presidente Uefa dal 2016 AP

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