INTER & NAPOLI INFERNO
Gironi di ferro per Spalletti e Ancelotti. Il nerazzurro pesca Messi, il Tottenham e il Psv. Carletto rischia col Psg di Neymar, il Liverpool e la Stella Rossa
Kane e Messi, Neymar e Salah, Cavani e Buffon, Modric e Pogba. Più che ai gruppi sembra di essere già nei quarti di finale. La Champions più difficile di sempre, la Champions «4x4» al debutto di Montecarlo, mantiene tutte le premesse: Barça, Tottenham, Psg, Liverpool, Real Madrid e United, il meglio d’Europa, tutti sulla strada delle italiane. Spettacolo assicurato, qualificazione chissà. I gruppi terribili sono capitati a Napoli e Inter. Alla Juve di Ronaldo è andata bene, alla Roma molto bene, niente in confronto a Bayern e City che possono sentirsi già agli ottavi. Quando comincia la seconda Champions, probabilmente senza Var. Ma la strada verso Madrid, finalissima il 1° giugno, è lunga, molto lunga. E chi avrebbe detto che la Juve avrebbe quasi messo sotto il Real Madrid e la Roma sarebbe arrivata in semifinale?
NAPOLI SERVE L’IMPRESA Napoli e Inter dovranno superarsi per prolungare la loro Champions. Per i nerazzurri, squadra di quarta fascia che nessuno voleva, era probabile. Per il Napoli, in seconda, no: l’accoppiata PsgLiverpool non può lasciare tranquillo Ancelotti. Il Psg ha un attacco senza eguali: Mbappé, l’ex Cavani e Neymar compongono un reparto tremendo, ma fino a ieri centrocampo e difesa non sono stati all’altezza. Cavani non è l’unica vecchia conoscenza: c’è pure Buffon. I francesi superano sempre la prima fase, poi subentra un deficit di personalità. Scontro tattico tra l’emergente Tuchel e Ancelotti che la Champions l’ha vinta con Milan e Real Madrid. Carletto dovrà vedersela anche con il Liverpool potenziato da Fabinho e Keita: una squadra nella quale (come la Juve) i giocatori crescono grazie a Klopp. Sarà molto dura, la Stella Rossa alla sua prima Champions è l’anello debole. Ancelotti dovrà anticipare le scelte tattiche, cominciando dal ruolo di Hamsik. INTER DURISSIMA Non meglio è andata all’Inter. Se il Barcellona è il grande favorito, un rivale altrettanto impegnativo è il Tottenham che l’anno scorso ha lottato fino alla fine con la Juve: grande attacco, Kane scatenato, Eriksen, Son, ma difesa molto meno convincente. Anche il tecnico Pochettino non ha centrato tutte le mosse recenti. Naturalmente il destino dell’Inter è nelle mani dell’Inter: per organico può competere con gli inglesi, per carattere dovrebbe ispirarsi alla Roma europea di Di Francesco. Serve Nainggolan, che può spiegare come si fa. Sarà il primo esame per Icardi, fino a oggi esaltante in campionato ma senza controprova in Champions: il valore internazionale sarà misurato presto. E meglio non dimenticare che il Barça s’era trovato nel peggior momento della stagione: Messi, Suarez, Dembélé e Rakitic non crolleranno tutti assieme un’altra volta. Siamo sicuri che Di Francesco avrà fatto tesoro degli errori commessi all’andata a Liverpool.
JUVE, TUTTO SU CR7 Può Cristiano Ronaldo temere United e Valencia? Risposta scontata, ma in Champions c’è poco di scritto. CR7 ritrova il suo grande passato a Manchester, al contrario Pogba incontra Allegri, il tecnico con il quale ha raggiunto l’apice delle sue prestazioni. Mourinho rivede l’Italia nel momento più diffi-
Invidiabile >il gruppo del Bayern, imprevedibile quello col Porto
>Difficile la Var agli ottavi, la Uefa punta al 2019-20 E pensa alla Coppa Intercontinentale
cile della sua carriera: dall’Inghilterra fanno capire che potrebbe non essere lui il tecnico in panchina il giorno della sfida. E lo United ha un organico inferiore. Dalla terza fascia è arrivato il Valencia, c’era molto meglio, ma è una spagnola che non fa paura. Quindi lo Young Boys debuttante. Siamo sinceri: tutto nei piedi di Ronaldo, preso per la Champions, e con finale a Madrid. Tutto nelle mani della Juve, favorita per il successo finale. Sarebbe bello vedere una squadra dominante, il gruppo permette di sperimentare un gioco «alla Real», meno tattico e più legato all’improvvisazione geniale dei singoli. Chi non può più fallire in Europa è Dybala. ROMA, SOLTANTO REAL Avere il Real Madrid non è mai una bella notizia, ma ogni gruppo ne qualifica due ed è la terza fascia quella che fa la differenza. Ebbene, il Cska Mosca non può impensierire chi ha lottato con Liverpool e Barça, men che meno può farlo il Viktoria Plzen. La Roma può gestire un gruppo meno complicato di quello dell’anno scorso (con Chelsea e Atletico) e proseguire il suo percorso di crescita. Non c’è Nainggolan, ma Pastore s’è sempre esaltato in Champions con il Psg, almeno finché è stato schierato. E il Real Madrid non ha più Ronaldo, cosa non da poco.
VAR MOLTO DIFFICILE Invidiabile il gruppo del Bayern (con Benfica, Ajax e Aek). Poco più impegnativo quello del City che se la vedrà con Shakhtar, Lione e Hoffenheim: niente che Guardiola possa temere. E anche l’Atletico Madrid, che ha aperto la stagione con la Supercoppa, è il gran favorito contro Borussia e Monaco. Non è giusto, ma è democratico, il gruppo con Lokomotiv, Porto, Schalke e Galatasaray: nessuno sarebbe a eliminazione diretta, ma due di loro andranno agli ottavi. Dove difficilmente vedremo la Var. I club la vorrebbero subito, la Uefa punta al 2019-20 perché Ceferin non vuole lasciare niente in sospeso (anche se gli arbitri sono più che pronti). Tra un mese l’Esecutivo può ufficializzare la data, sperando che la stagione arbitrale sia più convincente: il nuovo capo degli arbitri, Rosetti, lo spera. Della nuova Europa League si parlerà dopo, con l’obiettivo di trovare la soluzione entro dicembre. Intanto spunta una nuova idea, il ritorno dell’Intercontinentale, tra i campioni di Champions e di Libertadores: non sarà contenta la Fifa che sta progettando il Mondiale per club.