La Gazzetta dello Sport

L’umile John: pizze in campo e mai un torneo

●Dopo anni nel sottobosco, l’impresa da 410mila euro: a New York aveva appena battuto Fognini

- Riccardo Crivelli

Gimcheon è una città di 136.000 abitanti piazzata proprio nel cuore della Corea del Sud. Qualche anno fa, John Millman era lì per giocare un Future in doppio e siccome almeno la metà dei giocatori iscritti si era presa un’intossicaz­ione alimentare frequentan­do i ristoranti della zona, lui decise di rimanere dentro il circolo dalle sette del mattino alle dieci di sera, ordinando solo pizze. Però accadde che un giorno il fattorino arrivasse nel mezzo di una partita e siccome aveva fretta, gli chiese i soldi in campo, tra un punto e l’altro. Perse la partita.

UMILE L’episodio inquadra alla perfezione quella che è stata la carriera di John Millman almeno fino all’inizio di quest’anno: il solito onesto, umile e ammirevole manovale della racchetta che rimane attaccato al tennis attraverso il pane duro dei circuiti minori. Figlio di un ex giocatore di football australian­o, John vince la prima partita Atp a 23 anni suonati, nel 2013, e poi si perde anche a causa di due seri infortuni, uno alla spalla destra e uno all’inguine, che gli fa perdere metà del 2017. Per anni viaggia con una vecchia Holden Astra di papà ormai fuori produzione e dorme negli aeroporti: «Non ho mai giocato per soldi, altrimenti avrei già smesso». Con i quarti agli Us Open intascherà 410.000 euro, ma i suo valori restano altri: gli amici e la famiglia. Tre anni fa, quando finalmente debuttò a Wimbledon, a vederlo c’era mamma, quest’anno è toccato a papà. Per fortuna. John in valigia aveva messo solo mutande colorate, che cozzavano con la regola del bianco dei Championsh­ips: così ha mandato il genitore a comprargli­ene di nuove. In Italia abbiamo imparato a conoscerlo ad aprile, quando ha perso la finale di Budapest contro Cecchinato (che poi lo ha superato anche a Eastbourne), e ci siamo un po’ sorpresi proprio agli Us Open vedendolo battere Fognini. Alla faccia. Un anno fa era 235 del mondo, a inizio 2018 era 128, adesso è l’uomo che potrebbe aver portato il Più Grande sull’orlo del baratro. La classe operaia va in Paradiso.

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John Millman quest’anno ha giocato la prima finale in carriera a Budapest, perdendo contro Cecchinato

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