La Gazzetta dello Sport

La bella impennata del marchio Inter +100% in un anno nel nome di Zhang

●Il croato recuperato: le sue discese hanno fatto la differenza al Mondiale, ora devono curare il «mal di traversoni» dell’Inter, finora poco precisa nei cross

- Valerio Clari MILANO

L’unico cross su azione vincente, in questo inizio di campionato, l’ha piazzato, rasoterra, quello che dovrebbe stare in area a riceverli: Mauro Icardi. È arrivato a destinazio­ne (Perisic), è valso l’1-0 temporaneo contro il Toro, ma è rimasto un caso piuttosto isolato. Il progetto è che ne piovano molti di più, e con più precisione. Il progetto coinvolge in prima persona Sime Vrsaljko, che con i cross (più la difesa) ha costruito un Mondiale memorabile («La sconfitta in finale non ha cambiato nulla, ricordiamo quel mese come un grande momento» ha detto da ritiro croato).

CROSS SBAGLIATI Il gioco sulle fasce era stata la principale arma offensiva (a volte unica) della scorsa stagione. In questa il proge tto è di tene re gli esterni offensivi più «dentro il campo» per cercare anche soluzioni centrali e lasciare le corsie alle discese dei terzini, Vrsaljko in primis. Così i cross continuera­nno ad arrivare, ma saranno solo una delle soluzioni possibili. In realtà le cose per ora non stanno andando proprio così: l’Inter ne prova sì tanti (65, dietro solo alla Juve), ma ne sbaglia troppi: 56. Anche qui siamo al secondo, poco invidiabil­e, posto in tutta la A dietro sempre ai bianconeri. Ma con percentual­i di traversoni positivi notevolmen­te minori rispetto alla squadra di Allegri (14% contro 20%). In più i principali crossatori risultano essere Politano e soprattutt­o Perisic, che resta anche il principale terminale e probabilme­nte l’uomo più in forma di questa fine estate. Poco, nel fondamenta­le, è arrivato da Dalbert e Asamoah, quasi nulla da D’Ambrosio.

CROSS MONDIALI E qui a risollevar­e «l’onore» dei laterali dovrebbe giungere, lancia in resta, Sime. Il croato, prelevato dall’Atletico Madrid in un affare da 24 milioni, in nerazzurro si è visto ancora poco: saltata la prima perché in ritardo di condizione, ha giocato 72 minuti contro il Torino prima di uscire per una botta alla caviglia. A Bologna è entrato solo nel finale: ancora non si è ripetuta la connection con Perisic, che aveva portato la Croazia alla finale di Mosca. Contro l’Inghilterr­a in semifinale, dopo essere stato in dubbio per una distorsion­e al ginocchio, aveva piazzato l’assist, dalla fascia, per la zampata di Ivan. Non era un caso, Vrsaljko ha finito in vetta alla classifica Mondiale per cross tentati (34) e arrivati a destinazio­ne (7), superando specialist­i come Trippier o Marcelo. I dati con la Croazia fanno credere che quando Sime sarà a regime quella fascia destra sarà un’arma. E anche oggi dalla nazionale a scacchi arrivano buone notizie, visto che l’impiego contro il Portogallo conferma che il difensore ha superato i vari acciacchi. Martedì il nuovo test con la Spagna, da mercoledì sarà full-immersion nerazzurra, in vista prima del Parma poi del Tottenham. L’avventura all’Inter del giocatore cresciuto nelle giovanili della Dinamo Zagabria praticamen­te comincerà lì, mandando in archivio vacanze, acciacchi e ambientame­nto. Ci sono dati sui cross da ribaltare, ci sono bersagli chiari da puntare e rifornire. Perisic è pronto, Spalletti gli chiede di stare più in area. Icardi non aspetta altro, in area ci vive.

LA CHIAVE L’allenatore chiede agli esterni offensivi di accentrars­i e «liberare» le corsie

L’ex Atletico in Russia ha battuto nei cross anche Trippier e Marcelo

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INSIDEFOTO Sime Vrsaljko, 26, arrivato all’Inter dall’Atletico Madrid

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