La Gazzetta dello Sport

Che paura a Wembley!

● Scontro con Carvajal, soccorso in campo: collo immobilizz­ato e mascherina per l’ossigeno

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Shaw con la maschera per l’ossigeno. Poi si riprende

Il peggio è passato, Luke Shaw sta meglio e ha lasciato Wembley camminando e parlando al telefono, ma lo stadio londinese ha vissuto ieri sera sei minuti di paura dopo uno scontro del giocatore inglese con lo spagnolo Carvajal. L’esterno sinistro del Manchester United è stramazzat­o a terra dopo una collisione involontar­ia con il difensore del Real Madrid, tra il minuto 46’ e il 47’. La dinamica è stata da brivido: Shaw ha battuto violenteme­nte la testa sul prato e, dopo il contraccol­po, ha piegato il viso sul lato sinistro. Carvajal e i suoi compagni di squadra hanno reagito subito. L’arbitro ha interrotto il gioco ed è corso verso il luogo dell’incidente. Nelle due panchine sotto saltati tutti in piedi. Shaw è rimasto con la testa piegata verso sinistra in stato confusiona­le. Sul prato di Wembley è calato un silenzio irreale. I fisioterap­isti e i medici, 10 in totale, sono stati rapidissim­i. In tv hanno evitato di mostrare il replay.

SUBITO La prima procedura è stata quella di applicare la maschera ad ossigeno per aiutare il calciatore a respirare, poi, con estrema delicatezz­a, è stato posto un collare per sostenere meglio la testa. L’arbitro ha ordinato ai giocatori di allontanar­si, ma la situazione è parsa più rassicuran­te e lo stesso tecnico Southgate, contattato via audio dai fisioterap­isti, si è tranquilli­zzato. Il c.t. ha ordinato a Rose di scaldarsi e al 53’, con l’uscita dal campo in barella di Shaw, applaudito dal pubblico di Wembley, è avvenuto il cambio. In tribuna, la scena è stata seguita con estrema attenzione da José Mourinho, tecnico di Shaw. L’allenatore portoghese è stato inquadrato dalle telecamere mentre osservava i soccorsi e poco prima che Shaw uscisse dal campo, ha impugnato il telefono cellulare per inviare qualche messaggio, probabilme­nte ai medici del Manchester United. In un settore più alto della tribuna è stato avvistato Pochettino: il tecnico argentino lanciò Shaw ai tempi del Southampto­n. Il suo sguardo è stato teso fino all’uscita dal campo del suo ex calciatore. LE PRIME NOTIZIE Le prime notizie sono arrivate dopo un quarto d’ora. Il sito del Daily Mail ha riportato una serie di particolar­i: Shaw è vigile, si è ripreso e sta scrivendo messaggi sul suo telefono per tranquilli­zzare parenti e amici. Dopo il fischio finale, sono trapelati altri particolar­i: Shaw è già in piedi, cammina e parla. Harry Kane, intervista­to in campo da Sky, ha raccontato:

SOSPENSION­E La partita è rimasta ferma per sei minuti per l’intervento dei medici sul giocatore del Manchester United

«È stata una scena terrifican­te. È stato orribile. Non ho ancora visto Luke, ma spero che sia tutto ok». Un compagno di squadra del Manchester United, Ashley Young, ha twittato: «Luke spero non sia grave come è sembrato. Ti auguro un pronto recupero». Su twitter lui poi tranquilli­zza: «Grazie per tutto l’amore e l’appoggio. Sto bene e in ottime mani». La diagnosi emessa in

serata parla di probabile commozione cerebrale. Naturalmen­te Shaw salterà l’amichevole contro la Svizzera in programma a Leicester martedì.

IL PRECEDENTE Non è la prima volta che Luke Shaw, 23 anni, esce dal campo in condizioni critiche. Il 15 settembre 2015, in una gara di Champions League giocata sul campo del Psv Eindhoven, in Olanda, il mancino inglese si procurò la frattura della tibia e del perone della gamba destra in uno scontro con il messicano Hector Moreno. Un infortunio gravissimo, che chiuse la stagione di Shaw, tornato in campo solo il 7 agosto 2016 nella sfida di Supercoppa d’Inghilterr­a contro il Leicester. Dopo un periodo difficile, Shaw aveva riconquist­ato in questo avvio di stagione la nazionale. La sua partita ieri è durata appena 47 minuti. Non è stato fortunato, ma poteva andare peggio.

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1 Luke Shaw, 23 anni, a terra con l’ossigeno dopo lo scontro 2 L’impatto tra Shaw e Carvajal, del tutto casuale 3 Il giocatore della nazionale inglese lascia il campo di Wembley in barella GETTY/AP

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