Che paura a Wembley!
● Scontro con Carvajal, soccorso in campo: collo immobilizzato e mascherina per l’ossigeno
Shaw con la maschera per l’ossigeno. Poi si riprende
Il peggio è passato, Luke Shaw sta meglio e ha lasciato Wembley camminando e parlando al telefono, ma lo stadio londinese ha vissuto ieri sera sei minuti di paura dopo uno scontro del giocatore inglese con lo spagnolo Carvajal. L’esterno sinistro del Manchester United è stramazzato a terra dopo una collisione involontaria con il difensore del Real Madrid, tra il minuto 46’ e il 47’. La dinamica è stata da brivido: Shaw ha battuto violentemente la testa sul prato e, dopo il contraccolpo, ha piegato il viso sul lato sinistro. Carvajal e i suoi compagni di squadra hanno reagito subito. L’arbitro ha interrotto il gioco ed è corso verso il luogo dell’incidente. Nelle due panchine sotto saltati tutti in piedi. Shaw è rimasto con la testa piegata verso sinistra in stato confusionale. Sul prato di Wembley è calato un silenzio irreale. I fisioterapisti e i medici, 10 in totale, sono stati rapidissimi. In tv hanno evitato di mostrare il replay.
SUBITO La prima procedura è stata quella di applicare la maschera ad ossigeno per aiutare il calciatore a respirare, poi, con estrema delicatezza, è stato posto un collare per sostenere meglio la testa. L’arbitro ha ordinato ai giocatori di allontanarsi, ma la situazione è parsa più rassicurante e lo stesso tecnico Southgate, contattato via audio dai fisioterapisti, si è tranquillizzato. Il c.t. ha ordinato a Rose di scaldarsi e al 53’, con l’uscita dal campo in barella di Shaw, applaudito dal pubblico di Wembley, è avvenuto il cambio. In tribuna, la scena è stata seguita con estrema attenzione da José Mourinho, tecnico di Shaw. L’allenatore portoghese è stato inquadrato dalle telecamere mentre osservava i soccorsi e poco prima che Shaw uscisse dal campo, ha impugnato il telefono cellulare per inviare qualche messaggio, probabilmente ai medici del Manchester United. In un settore più alto della tribuna è stato avvistato Pochettino: il tecnico argentino lanciò Shaw ai tempi del Southampton. Il suo sguardo è stato teso fino all’uscita dal campo del suo ex calciatore. LE PRIME NOTIZIE Le prime notizie sono arrivate dopo un quarto d’ora. Il sito del Daily Mail ha riportato una serie di particolari: Shaw è vigile, si è ripreso e sta scrivendo messaggi sul suo telefono per tranquillizzare parenti e amici. Dopo il fischio finale, sono trapelati altri particolari: Shaw è già in piedi, cammina e parla. Harry Kane, intervistato in campo da Sky, ha raccontato:
SOSPENSIONE La partita è rimasta ferma per sei minuti per l’intervento dei medici sul giocatore del Manchester United
«È stata una scena terrificante. È stato orribile. Non ho ancora visto Luke, ma spero che sia tutto ok». Un compagno di squadra del Manchester United, Ashley Young, ha twittato: «Luke spero non sia grave come è sembrato. Ti auguro un pronto recupero». Su twitter lui poi tranquillizza: «Grazie per tutto l’amore e l’appoggio. Sto bene e in ottime mani». La diagnosi emessa in
serata parla di probabile commozione cerebrale. Naturalmente Shaw salterà l’amichevole contro la Svizzera in programma a Leicester martedì.
IL PRECEDENTE Non è la prima volta che Luke Shaw, 23 anni, esce dal campo in condizioni critiche. Il 15 settembre 2015, in una gara di Champions League giocata sul campo del Psv Eindhoven, in Olanda, il mancino inglese si procurò la frattura della tibia e del perone della gamba destra in uno scontro con il messicano Hector Moreno. Un infortunio gravissimo, che chiuse la stagione di Shaw, tornato in campo solo il 7 agosto 2016 nella sfida di Supercoppa d’Inghilterra contro il Leicester. Dopo un periodo difficile, Shaw aveva riconquistato in questo avvio di stagione la nazionale. La sua partita ieri è durata appena 47 minuti. Non è stato fortunato, ma poteva andare peggio.