La Gazzetta dello Sport

Mancini, almeno in porta stai sereno

●Con Perin panchinaro Juve, il granata pare aver scalato la gerarchia. Gigio è il n°1, ma in caso di bisogno...

- Matteo dalla Vite INVIATO A BOLOGNA

Venerdì sera, dopo la «x» contro la Polonia, Salvatore si è fermato a chiacchier­are un po’ con un vecchio amico dei tempi del Palermo. Tempi che lo hanno, giornata dopo giornata, piazzato sul volo diretto per Parigi, terra in cui poi si è fatto le euro-ossa, quello spessore di internazio­nalità che oggi nella porta azzurra nessuno ancora ha. Né Donnarumma né Mattia Perin. Insomma: dopo le parate di Gigio che hanno devitalizz­ato un po’ la Polonia, se dovesse servire ecco lui, Salvatore Sirigu, n°1 del Toro pronto all’uso azzurro. Appena ce ne sarà bisogno, ovviamente.

EUROCORAZZ­A Mancini i problemucc­i li ha in alcune parti del campo ma fra i pali, consideran­do tutti, no. Il ct polacco Jerzy Brzeczek ha già avviato la scelta nella propria porta: Fabianski ha giocato contro l’Italia e si farà anche la prossima; Szczesny infilerà i guanti alla terza gara, ed è curioso che Italia-Polonia abbia visto i due portieri della Juve entrambi in panchina. Detto questo, Mancio ha nella propria testa l’idea di confermare per la gara contro il Portogallo Gigio Donnarumma ma è chiaro che più avanti — a meno di repentini cambiament­i — l’idea legata a Salvatore Sirigu potrebbe rivelarsi piena di concretezz­a. Una cosa è certa: i 5 anni di Parigi, più l’esperienza spagnola, hanno farcito i guanti del portiere granata — comunque già azzurro, ultima presenza contro la Francia l’1 giugno scorso da titolare nel 3-1 a Nizza con Mancio c.t. — di quella eurocorazz­a che potrebbe venire comoda. Sempre se Mancio deciderà di azionare il ventilator­e del turnover fra i pali.

MEDIA Del resto, questo inizio di campionato non è stato male per Salvatore. Tre gare, ottimi interventi fatti alla prima con la Roma (vittoriosa al tramonto del match), con l’Inter e pure contro la Spal. Muro. Per dire: contro i gialloross­i ha fatto l’80% delle parate in base ai tiri subiti, contro i nerazzurri il 60% e nel match con gli emiliani addirittur­a il 100%. Di rientro dall’estero, Sirigu avrebbe potuto cedere alle lusinghe di una squadra già in Champions ma la sua scelta-Toro ha prevalso. «Secondo me — ha detto Walter Mazzarri — i giocatori devono fare ciò che sta facendo lui, imparando dall’ottimo portiere quale è. Spero che continui in questo modo, e così anche gli altri ragazzi». La prova del fatto che Sirigu abbia qualità, esperienza e anticorpi è rappresent­ata dalla media-voto di questo campionato: il miglior n°1 di questo avvio di A è Sorrentino (7,00) che però ha giocato solamente 2 gare; appena dietro, il numero uno granata segue con una media di 6,83 (in tre partite) anticipand­o Gomis (6,5) e Consigli (6,33).

SCELTA Insomma, in questa Nations League appena cominciata al momento non c’è parvenza di dualismo (o lotta a tre) in porta ma la possibilit­à che qualcosa possa poi cambiare ci sta. Donnarumma, in quel primo tempo azzurro disastrato, ha soffocato le occasioni di Zielinski e Krichowiak prima di venir piegato proprio dalla mezzala del Napoli. Interventi, i suoi, che sanno di riconferma. Ma se per caso Mancini avesse in mente di alternare i portieri, ecco che Sirigu sarebbe lì. Sirigu che a differenza di Perin gioca in campionato, mentre l’ex genoano ha scelto una Juventus imbattibil­e pagando forzatamen­te il pegno della panchina dietro a Szczesny. Anche questo, se Mancio ci penserà, conterà.

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 ??  ?? Sirigu, Donnarumma e Perin, i tre portieri di Mancini ACTIVA
Sirigu, Donnarumma e Perin, i tre portieri di Mancini ACTIVA

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