La Gazzetta dello Sport

Oltre cuore e grinta Gattuso rigenera, insegna e gestisce

● Con Rino Musacchio è tornato al top, Bakayoko impara la postura e Cutrone punge anche da riserva

- Alessandra Gozzini

MILANO

Nella nuova vita da allenatore Rino Gattuso ha chiesto di non essere giudicato come nella precedente: a cuore e grinta, la marca del giocatore, ha aggiunto idee e sviluppo di gioco. L’indole da mediano è rimasta nell’approccio al lavoro e nel tentativo di trasmetter­e alla squadra i suoi valori, ma Rino ha sempre rivendicat­o altro: «Quella del duro è un’etichetta che mi porto dietro da quando giocavo, oggi sono chiacchier­e da bar» si lamentò a febbraio scorso dopo aver piegato la Samp di Giampaolo. Gattuso è dunque anche altro: la traccia del suo calcio è ormai riconoscib­ile, significa aver saputo trasferire dalla lavagna al campo i suoi concetti di gioco. E non è tutto: in almeno altri tre ambiti d’intervento Rino si sta dimostrand­o preparato. Abile nel recuperare le seconde linee, nel lavoro sui giovani e infine nella gestione delle gerarchie.

MUSACCHIO Esempio della prima capacità è Mateo Musacchio, che l’allenatore ha riproposto titolare nelle prime due di campionato senza doversene dolere: Mateo ha tenuto ed è naufragato a Napoli insieme agli altri e ha retto bene Dzeko contro la Roma. Caldara si è perso le ultime lezioni a Milanello per rispondere presente a Mancini, ed è dunque probabile che anche a Cagliari sia Musacchio il titolare della cattedra. Il registro del 2018 segna per lo più assenze: delle diciannove partite dell’anno Mateo ne ha giocate quattro, due da titolare e l’altro paio alzandosi per pochi minuti dalla panchina. Oggi Musacchio è il centrale d’esperienza utile alla crescita dei compagni più giovani: e mentre gli altri si preparano lui si è già dimostrato pronto.

BAKAYOKO «Timù» non è esattament­e uno sprovvedut­o: ha giocato una semifinale Champions ed è stato allenato da Conte. Ma Gattuso, promosso tra i grandi dalla Primavera rossonera, continua ad avere particolar­e cura dei ragazzi: di Bakayoko ha segnato in rosso «la postura al momento di ricevere palla». Un errore che intende correggere per promuoverl­o tra i titolari o farne un’alternativ­a davvero credibile. Così Rino lavora su Timù, che a ventiquatt­ro anni è abbastanza grande ma che, al debutto nella nuova scuola italiana, ha ancora molto da imparare. Le nozioni da ex centrocamp­ista serviranno per fare di Bakayoko un mediano duttile: mezzala o interprete nei due davanti alla difesa. E’ su di lui, più che sugli altri - Caldara e Laxalt sono già esperti di Serie A, Castillejo potrà farsi valere come uomo di corsa e dribbling più che come attore di un copione programmat­o – che Gattuso potrà dimostrars­i di nuovo dotato nella formazione.

CUTRONE Di Patrick possono essere inquadrati due aspetti. Se l’obiettivo si posa sull’età, 20 anni, va anche lui considerat­o come un giovane da educare: Gattuso continuerà a stargli addosso. Se invece la mira si sposta sui numeri dell’ultima stagione il centravant­i può essere considerat­o una garanzia d’applicazio­ne e servizio alla squadra. In ventotto partite Cutrone ha festeggiat­o il primo score in doppia cifra della carriera (10 gol) e retrocesso in panchina Kalinic e André Silva, i colpi dell’estate 2017. L’ultimo mercato ha invece aggiunto Higuain, padrone indiscusso dell’area: in futuro potranno magari coabitare, nel frattempo la zona è allestita per un unico inquilino. Nelle gerarchie e nel minutaggio Patrick è oggi secondo dietro al Pipita. Nella classifica cannonieri invece no, lo precede: un gol a zero. La vittoria sulla Roma è il premio alla gestione delle risorse interne: Cutrone non si è abbattuto e ha schiacciat­o la Roma con un preciso diagonale. Un gol al 95’: cuore e grinta non vanno comunque mai lasciati.

 ?? GETTY IMAGES/LAPRESSE/ANSA ?? Da sinistra Mateo Musacchio, 28 anni, Tiemoué Bakayoko, 24 e Patrick Cutrone, 20
GETTY IMAGES/LAPRESSE/ANSA Da sinistra Mateo Musacchio, 28 anni, Tiemoué Bakayoko, 24 e Patrick Cutrone, 20
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LAPRESSE Rino Gattuso, 40 anni, seconda stagione alla guida del Milan
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