Maldini frena il Pipita, Castillejo ok
●Nel test con la Pro Piacenza Christian in marcatura su Higuain. Bene Samu, decide Borini
Casa Maldini ieri era su una collina in provincia di Varese. Milanello aveva due stanze separate per i figli grandi, Christian e Daniel, e un’altra sistemazione dove accogliere i genitori, Paolo Maldini e la moglie Adriana. C’erano anche amici di famiglia come Ibou Ba. Le stanze dei ragazzi erano gli spogliatoi del centro sportivo: il più grande dei fratelli ha indossato la numero 3, cifra non casuale, della Pro Piacenza; il secondogenito si è vestito della 80 rossonera. La panchina a bordo campo su cui era seduto Paolo è lo stesso diventata familiare: da quando l’ex capitano è diventato parte dell’organigramma del club si vede qui quasi quotidianamente. Christian era titolare al centro della difesa e si è tenuto stretto Higuain: il Pipita che non compare nel tabellino marcatori è un merito alla sua prova di marcatore. Daniel ha attaccato nel finale di partita, con buoni spunti ma senza incidere nel risultato. Tra fratelli non c’è stata partita: Christian, titolare per un’ora, era uscito quando il fratellino è entrato, per Biglia, a venti minuti dallo stop.
TEST PER I NUOVI Oltre l’incrocio sentimentale c’è stata sfida: l’avversario più sciolto e il Milan caricato dalla settimana di lavoro. La prima traccia di interesse è nel modulo: anche in tempo di esperimenti, Rino non abbandona il 4-3-3 per testare l’effetto di altri sistemi. Sia nel primo tempo che nella ripresa Gattuso ha usato la tattica collaudata. La verifica ha invece riguardato i nuovi, Bakayoko e Castillejo. Nel test sono stati promossi: Tiemoué ha corso da mezzala mancina, adattandosi in una zona diversa rispetto a quelle che transita più di consueto. Un tentativo dalla distanza finito all’incrocio è la dimostrazione che il piede funziona. Se esiste l’Oscar del migliore anche nelle uscite amichevoli, il premio va a lui. Castillejo ha portato sprint e velocità alla fascia destra, doti che potranno tornare utili anche in partite vere. Samu, servito da Higuain, ha aggiunto un palo alla traversa di «Timù». La mira migliore l’ha avuta Borini sul finale di primo tempo: il suo destro è stato l’unico a finire in porta. VERSO CAGLIARI Assenti i 13 nazionali (Donnarumma, Romagnoli, Caladara, Bonaventura, Cutrone, Calabria, Plizzari, Suso, Rodriguez, Calhanoglu, Kessie, Laxalt e Halilovic) la seduta doveva servire a tenere allenato il ritmo partita e a concedere minuti alle seconde linee, da Bertolacci (titolare in mediana) a Mauri, entrato nella ripresa. «Abbiamo avuto le risposte che cercavamo, Gonzalo segnerà nelle partite che contano» ha spiegato Luigi Riccio, vice Gattuso, a Milan Tv. La formazione che giocherà a Cagliari terrà ovviamente conto dei rientri: Reina («abbiamo messo benzina nelle gambe» il messaggio social) lascerà a Gigio, Abate a Calabria, i nuovi ai più esperti. Non è detto che Musacchio faccia lo stesso con Caldara, mentre i connazionali argentini, Biglia e Higuain, hanno la maglia garantita.
>di L’altro figlio Paolo, Daniel, è entrato nella ripresa. Palo di Bakayoko