Il marchio Inter pesa: +100% in un anno nel nome di Zhang
●Valore del brand in salita: riflessi sul passaggio delle quote Thohir
ici: non fa gol. E invece non è proprio così. Perché se il nome Inter moltiplica il suo valore, il riflesso sul campo diventa quasi automatico: troppo semplice tradurre tutto con l’esempio Modric? Spiegava Luciano Spalletti in tempi non sospetti: «Siamo tornati appetibili, oggi ci sono grandi calciatori che vogliono venire a giocare qui». E allora mettiamola così: c’è già un’Inter che vale gli ottavi di Champions League. Poi si capirà cosa accadrà sul campo nel girone con Barcellona, Tottenham e Psv Eindhoven. Nell’attesa, alla gara s’è iscritto il 13° club in Europa per valore del brand. Trecentottantanove milioni di euro, il doppio rispetto al 2017, più del triplo dell’ultimo dato riferibile all’era Thohir. Ogni società ha i suoi numeri, certo, da far valere nelle sedi opportune. Ma in campo finanziario, oltre che in quello del marketing, l’agenzia «Brand Finance» è un riferimento riconosciuto: nel settore calcistico ogni anno stila la classifica dei club con i valori dei relativi marchi, con numerosi parametri che spaziano dal numero di tifosi (virtuali e non) ai risultati sportivi, dagli spettatori agli sponsor canalizzati all’interno della società, fi- no alla quantità di calciatori di livello internazionale presenti in rosa.
SCENARI L’Inter del gruppo Suning ha una marcia da Champions. Per dire: un anno fa era 28a, ora molto più vicina alla Juventus 11a, anche se ancora lontana anni luce dai club inglesi. Il Tottenham, rivale tra 9 giorni, è decimo con 626 milioni di valore. L’incremento nerazzurro però è da record: valore esattamente raddoppiato, solo il Lipsia in Europa è cresciuto di più. Che cosa significhi nella pratica, è semplice da raccontare. Oggi in Europa s’affaccia una squadra inesperta per la maggior parte dei suoi giocatori, ma non certo sprovveduta dal punto di vista economico-finanziario. La crescita del marchio è un valore che, abbinato all’uscita dal fair play finanziario del 2019, fa immaginare scenari positivi anche in ottica calciomercato. Il cambio di passo dell’Inter è ancor più evidente se parametrato a quanto (poco) fatto nell’era Thohir. E la cosa finisce per pesare anche nella trattativa – tuttora in corso, al netto delle parole di chiusura delle ultime ore – per il 31% ancora nelle mani dell’indonesiano. Non c’è accordo sulla valutazione delle quote, nonostante il lavoro dei legali. E uno dei nodi ruota proprio attorno alla rivalutazione del brand nerazzurro. Perché Zhang vuole far pesare quanto fatto sul mercato cinese (e non) in sede di trattativa. Mentre Thohir ha intenzione di vendere parte di un prodotto assai diverso, assai più prezioso dei 385 milioni di euro che fu valutata (al netto dei debiti) l’Inter nel 2016. Va trovato l’incastro, ovvio. Nell’attesa il club cresce. E ragiona già da Champions.