La Gazzetta dello Sport

Tempo di rinnovi Under è il primo, la lista è lunga

● Il d.s. Monchi: «Cedere giocatori è normale, però voglio portare il club vicino al top»

- ROMA ma. cec.

Se pensate che le soste di campionato per le dirigenze significhi­no poco lavoro, state sbagliando. Alla Roma, per esempio, stanno mettendo le basi per alcuni rinnovi di contratto su cui si sta già pensando seriamente. Il primo riguarda Under (che guadagna meno di un milione), ma anche De Rossi (in scadenza a giugno), Dzeko (che potrebbe spalmare l’ingaggio pr arrivare fino al 2021) ed El Shaarawy (in scadenza nel 2020) potrebbero sentire fischiare le orecchie.

MONCHI E IL FUTURO La palla, al solito, è anche sul terreno di Monchi che ha rilasciato una lunga intervista a Sport Illustrate­d. «Lavoriamo prima di tutto per trovare una sostenibil­ità economica, che ci permette di decidere chi vendere e quando vendere – spiega il d.s., ora in Spagna mentre Totti è in vacanza a Londra con Ilary –. Siamo sulla buona strada, ma non significa che non venderemo nel futuro perché farlo è normale se poi investi in strutture, allenatori e giocatori che fanno crescere. Si è sempre venduto nella storia del calcio. Le società, poi, devono essere capaci di reinvestir­e i soldi».

FESTA DIFRA Inoltre, nel giorno in cui Di Francesco festeggia i 49 anni, lo spagnolo spiega: «Assumere e esonerare gli allenatori è una mia competenza perché dalle decisioni dell’allenatore dipende il progetto sportivo. Gli acquisti? Adesso siamo una squadra di 15 scout, ognuno lavora su certe informazio­ni e le inserisce in una banca dati dalla quale decidiamo chi monitorare. Non tutti lavorano a Roma, siamo impegnati adesso a costruire uno “scout network” di 20-25 persone che selezioner­à giovani. Il mio più grande obiettivo è costruire un modello economico che sia sostenibil­e e stabile, mentre a livello sportivo è portare la Roma più vicino possibile al massimo livello. Il nuovo stadio? Sara un’importante fonte di ricavi, dando la possibilit­à di investire per raggiunger­e l’elite internazio­nale». Chiusura sul caso Malcom. «Che si poteva fare di più? Abbattere con un proiettile il satellite delle comunicazi­oni tra Barcellona e Bordeaux (ride, ndr). I rapporti col Barcellona? Dopo 20 anni nel giro ho imparato che a volte si vince e altre si perde. Molto meglio avere amici che nemici». Parole sagge.

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LAPRESSE Cengiz Under 21 anni, è alla seconda stagione nella Roma

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