RETROSCENA

La grande emozione del c.t. Celestino: «Mi ha detto che un giorno ce la farà»

«Ci ho sperato fino alla fine. Ma è un argento che vale oro». Mirko Celestino è un commissario tecnico felice. Dopo il bronzo tra le Under 23 di Marika Tovo, 19enne vicentina di Arzignano, ecco il pesantissimo secondo posto di Kerschbaumer. «E non dimentico Daniele Braidot, nono, con il gemello Luca che era attorno alla sesta posizione prima di spaccare una ruota. Sulla strada di Tokyo olimpica, vogliamo mantenerci in alto nel ranking perché le prime due Nazioni avranno il diritto di schierare al via tre atleti. Quanto a Gerhard, i segnali di quest’anno erano chiari: dopo qualche stagione difficile, era tornato ad altissimo livello. Mi ha fatto riprovare le stesse emozioni di quando ero in sella», ammette l’ex pro’ ligure, da atleta vincitore del Lombardia 1999 e 2° alla Sanremo 2003 alle spalle di Bettini: il presidente federale Di Rocco lo ha scelto per guidare il settore a inizio 2017 subito dopo la sua terza conferma al vertice della Federciclo.

PROGRESSI «I risultati degli ultimi tempi parlavano chiaro — continua Celestino —. Gerhard aveva vinto una prova di Coppa del Mondo, ad Andorra, più tre secondi posti negli ultimi quattro appuntamenti. Poteva frenarlo solo un guasto meccanico e ne approfitto per ringraziare tutto lo staff, che ha lavorato alla grande. Che ragazzo è Kerschbaumer? Parla poco, quasi niente, ma quando apre la bocca usa sempre la testa. Ha una intelligenza viva, sa allenarsi da solo, sa quando è il momento di fare sul serio e quando staccare. In un certo senso, è un corridore d’altri tempi. Quando si è presentato al primo ritiro di quest’anno, a febbraio in Liguria, non toccava la bici da tempo. In inverno si era dedicato allo sci-alpinismo. Ma quando si fa sul serio, come dicevo, c’è. Dopo l’arrivo, mi ha confidato che un giorno vincerà lui».

«GERHARD PARLA POCO MA QUANDO APRE LA BOCCA USA LA TESTA» MIRKO CELESTINO C.T. AZZURRO MTB