La Gazzetta dello Sport

Sette anni di Stadium Il volo della Juve-record

●Domani la casa bianconera compie sette anni: è la meno inviolata dopo il Camp Nou. E con CR7...

- Fabiana Della Valle Jacopo Gerna

Il 7 è il numero del destino, l’espression­e privilegia­ta della mediazione tra umano e divino. La dittatura bianconera è cominciata 7 anni fa, in una domenica di settembre, con un gol del 7 bianconero di allora, Simone Pepe. Da allora la Juventus ha vinto 7 scudetti ma ha solo sfiorato la Champions League. Per salire l’ultimo gradino servirà il nuovo numero 7, Cristiano Ronaldo, specialist­a in imprese europee.

BOOM IN 7 ANNI E’ cambiato tanto, praticamen­te tutto, da quell’11 settembre 2011, quando la Juventus giocò la prima gara ufficiale nella sua nuova casa, lo Stadium, contro il Parma. In panchina sedeva per la prima volta Antonio Conte, ex giocatore amatissimo dai tifosi e la Signora, ricostruit­a con obiettivi ambiziosi da Andrea Agnelli — diventato presidente del club appena un anno prima — era reduce da un deludente settimo posto in campionato. In realtà i bianconeri avrebbero dovuto debuttare in trasferta, ma uno sciopero dei calciatori per questioni di contratto fece saltare la prima giornata, permettend­o a Buffon e compagnia di far coincidere l’inizio della Serie A con l’inaugurazi­one del nuovo fortino. Della Juventus di oggi in campo c’erano solo Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini; e c’era Andrea Pirlo, arrivato a parametro zero dopo il mancato rinnovo di contratto con il Milan. I bianconeri diedero subito una prova di forza segnando 4 gol agli emiliani: prima rete di Lichtstein­er (su assist di Pirlo, che diventerà presto uno schema abituale), raddoppio di Pepe, poi Vidal (appena acquistato dal Bayer Leverkusen) e Marchisio per completare la festa juventina. Per il Parma segnò Giovinco su rigore, che all’epoca era in comproprie­tà tra i due club. Quel giorno nessuno poteva immaginare che lo Stadium sarebbe diventata una fortezza inespugnab­ile, la granitica certezza sulla quale Madama avrebbe costruito il settennato di successi. La Juventus chiuse la stagione con zero sconfitte e soprattutt­o riportò a Torino lo scudetto, che mancava dal 2003 (sul campo ci furono poi quelli del 2005 e del 2006, entrambi revocati per Calciopoli). Fu l’inizio della tirannia bianconera, che ora non s’accontenta più del dominio italiano: vuole la Champions e Cristiano Ronaldo è l’uomo giusto per aiutarla a tornare sul tetto del mondo. Quell’11 settembre Pepe segnò con un diagonale di destro: dal 7 umano, che contribuì ai primi 4 scudetti della serie, a quello divino, che da juventino ha giocato una sola volta allo Stadium e non ha ancora mai fatto gol.

FORTINO In molti identifica­no giustament­e l’Allianz Stadium come uno dei pilastri su cui è nato un ciclo difficilme­nte ripetibile e comunque memorabile. Il primo stadio italiano di proprietà ha ulteriorme­nte incrementa­to il forte senso di appartenen­za dei tifosi verso il club e ha avuto un grosso impatto sui ricavi. Ma per una società per cui «vincere è l’unica cosa che conta», l’aspetto più importante è il campo. E in questo ambito l’impatto dello Stadium sui risultati è sempliceme­nte clamoroso: negli ultimi 7 campionati, solo il Barcellona ha avuto una percentual­e di successi migliore in casa. L’86% del Camp Nou (116 vittorie in 135 partite) supera l’84% dello Stadium (113 su 134 per la Juve), con l’83% del Bayern (100 su 120) all’Allianz Arena a completare il podio. Nella top 10 anche il Napoli, ottavo. La Juventus è davanti a tutti per il numero di sconfitte, solo 5 in 7 anni (Juve-Inter 1-3 nel 2012/13, Juve-Samp 1-2 nella stessa stagione, JuveUdines­e 0-1 nel 2015/16, JuveLazio 1-2 e Juve-Napoli nel 2017/18). Il numero complessiv­o sale a 7 aggiungend­o i due k.o. contro Bayern (2012/13) e Real (2017/18) in Champions. L’ultimo a violare il bunker in Europa è stato proprio CR7 nella sera della famosa rovesciata col suo Real. Ora il binomio tra il più forte giocatore del pianeta e lo stadio che ha riportato la Juventus tra le grandi d’Europa deve sfatare l’ultimo tabù. Un indizio: ha due orecchie grandi grandi...

 ??  ?? 11/09/2011: la festa sotto la Sud dei giocatori della Juve dopo il 4-1 al Parma VENTURINI
11/09/2011: la festa sotto la Sud dei giocatori della Juve dopo il 4-1 al Parma VENTURINI
 ?? LAPRESSE ?? L’esultanza golfistica di Pepe quell’11 settembre 2011
LAPRESSE L’esultanza golfistica di Pepe quell’11 settembre 2011

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy