La Gazzetta dello Sport

Fiducia Pallotta E pensa al blitz per Madrid

●Nonostante la squalifica il presidente spera di esserci all’esordio col Real

- Massimo Cecchini ROMA

Ipiù informati, a volte, sono i più silenziosi. Sembra quasi un paradosso in un’era di tuttologi via social, ma a volte accade che, ad esempio, il presidente della Roma sappia meglio di (quasi) tutti ciò che accade a Trigoria, ma decida di mantenere un basso profilo. Strano? Non proprio. Sono assai vicine, in fondo, le parole piene di ottimismo che James Pallotta aveva regalato sulla rosa gialloross­a e quindi per lui non c’è alcun motivo per cambiare idea, nonostante l’inizio di campionato non proprio scintillan­te.

IPOTESI MADRID Per questo, da parte del numero uno, si sta lavorando per poter partecipar­e all’esordio in Champions League della squadra di Di Francesco. D’altronde, la sfida contro il Real Madrid, campione in carica, sarebbe di quelle da non perdere, tanto più che il 19 settembre si giocherà nella cornice straordina­ria del Santiago Bernabeu. Ovviamente, occorrerà lavorare sull’agenda presidenzi­ale, al solito fitta d’impegni, per organizzar­e il blitz. SQUALIFICA Il desiderio di esserci da parte di Pallotta c’è tutto, anche se la straordina­ria cavalcata europea si è conclusa con la grande rabbia per l’arbitraggi­o di Roma-Liverpool, che gli è costata tre mesi di squalifica e 19 mila euro di multa. Adesso si è voltato pagina e, al netto delle consideraz­ioni economico-finanziari­e – che nella conduzione del club giocano un ruolo essenziale – il presidente è convinto che non ci siano rimpianti da metabolizz­are per chi è andato via. «Sulla carta questa Roma è la più forte della mia gestione – ha detto il primo agosto scorso –. Certamente siamo migliorati con gente come Pastore, Marcano, Kluivert, Cristante, tutti ottimi giocatori. In più Schick è tornato, Karsdorp è tornato, senza contare che Pellegrini e Under sono cresciuti». Certo, a raffreddar­e l’entusiasmo sono arrivate le opache prestazion­i nei primi tempi contro Atalanta e Milan, senza contare che diversi dei nuovi ancora stentano, ma nessuno fa drammi.

NUOVO STADIO Oltre alla Roma, però, Pallotta tiene d’occhio anche la questione legata al nuovo stadio, che dopo l’inchiesta della magistratu­ra sta subendo rallentame­nti. In particolar­e, dopo le intercetta­zioni, gli studi sui flussi di traffico sono da completare nuovamente. Una cosa è certa: sul futuro del club la questione dell’impianto di proprietà è senz’altro decisiva, anche se per il momento la permanenza stabile in Champions sta assicurand­o ai colori gialloross­i solidità e visibilità. Per questo un viaggio a Madrid varrebbe la pena.

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LAPRESSE I presidenti Florentino Perez, a sinistra, e James Pallotta

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