Mai più senza Callejon Il Napoli scopre la dolce dipendenza
●Sarri non lo toglieva mai, contro la Sampdoria Ancelotti l’ha lasciato in panchina e ha perso
C’è un dato che sorprende scorrendo i numeri di José Callejon: nei sei campionati disputati fin qui con il Napoli, ha saltato soltanto 3 partite. L’ultima, risale a due domeniche fa, a Marassi, contro la Sampdoria. Un’assenza, la sua, che è coincisa con una sconfitta pesante, che ha fatto parecchio discutere. Il mini turnover deciso da Carlo Ancelotti, ha scatenato diverse critiche, in tanti non hanno condiviso la scelta di lasciare fuori l’esterno spagnolo in favore di Simone Verdi. Critiche discutibili, in ogni modo, perché le qualità dell’ex bolognese sono state riconosciute dagli stessi addetti ai lavori che, poi, hanno contestato al tecnico la pessima serata del Napoli.
INTOCCABILE Probabilmente, quella di Genova, sarà stata l’ultima assenza tecnica di Callejon. La gestione di Ancelotti prevede l’utilizzo dell’intero organico e, quindi, una rotazione ragionata. Ma, in alcuni ruoli, agiscono giocatori dei quali non può fare assolutamente a meno. È il caso dell’attaccante spagnolo che è il vero stakanovista di questo Napoli. Lui è stato imprescindibile nella squadra di Rafa Benitez, colui che ne ha sponsorizzato l’acquisto dal Real Madrid, nei suoi due anni napoletani. Nel primo, s’è addirittura superato realizzando 20 reti nelle 52 presenze stagionali. Intoccabile è stato pure per Maurizio Sarri. Un’ossessione, la sua, quella dei titolarissimi. In tre anni di Napoli ha sempre insistito sugli stessi 11 e, probabilmente, il suo integralismo è costato parecchio sul finire dello scorso campionato. Con Sarri, tuttavia, Callejon s’è perfezionato, ha raggiunto livelli alti che non gli sono bastati, in ogni modo, per convincere il cittì spagnolo a convocarlo nella Roja. Resta questo, forse, il suo grande rammarico dopo la delusione per la mancata conquista dello scudetto nonostante i 91 punti.
EQUILIBRIO È mancato, contro la Sampdoria. Soprattutto sulla fascia destra, dove i blucerchiati hanno imperversato con Bereszynski che ha potuto attaccare su tutto il fronte, senza curarsi di Verdi e mandando in confusione Hysaj. I rientri di Callejon sarebbero serviti per contrastare il difensore polacco, mentre in fase offensiva è mancato il suo lavoro di raccordo dalla metà campo in su, oltre agli abituali assist che perfeziona per i compagni di reparto. Proprio i numeri ne confermano il dato: nelle prime due gare di campionato, l’ala spagnola è stato determinante con gli assist per i gol di Milik, contro la Lazio, e di Zielinski
DOPPIA FASE Lo spagnolo ha già firmato due assist in campionato e garantisce anche una discreta copertura
contro il Milan.
TIMORI ESTIVI Tra le prime telefonate fatte da Carlo Ancelotti, ai giocatori, subito dopo aver firmato l’accordo con il Napoli, c’è stata quella a José Callejon. L’allenatore ha voluto sincerarsi che non ci fossero altre offerte che l’avrebbero potuto portare via da Napoli, pagando i 23 milioni previsti dalla clausola. Una chiacchierata convincente, che è servita a farlo sentire sempre più al centro del progetto Napoli. La panchina di Genova è già stata dimenticata, contro la Fiorentina, Callejon ritornerà al proprio posto.