Belotti-Zaza, coppia possibile? I grandi ex del Toro dicono di sì
● Da Graziani a Sala, tutti concordi: «Non dipende dal sistema di gioco, ma dall’attitudine al sacrificio» Rizzitelli: «Sarebbe un attacco invidiato da tutti»
La grande sfida di Walter Mazzarri: far coesistere Andrea Belotti e Simone Zaza, i diamanti di un Toro che con loro potrà diventare ancora più letale in attacco, a patto di non rinunciare a quell’equilibrio fra i reparti che il tecnico toscano aveva sin qui costruito. Sono due punte compatibili? Ed è solo una questione di modulo? Lo abbiamo chiesto a cinque grandi ex granata. E tutti, con motivazioni diverse, hanno promosso una coppia sulla carta fantastica.
SACRIFICIO Ruggiero Rizzitelli, al Toro dal 1994 al ‘96, spiega come «questa coppia sia compatibile a patto che i giocatori abbiano un atteggiamento di umiltà l’uno verso l’altro. Mazzarri ha un bel problema di abbondanza in attacco: Belotti e Zaza, ma anche due trequartisti di qualità come Soriano e Iago Falque. In un reparto, fra l’altro, che — ad eccezione di Juve, Napoli, Roma e Inter — fa invidia a tutti. Zaza e Belotti dovranno spendersi molto e sacrificarsi nell’aiutare i compagni per non sbilanciare la squadra». E qui Rizzitelli fa un salto indietro nel tempo: «Ai miei tempi si facevano gli stessi ragionamenti alla Juve intorno a Vialli, Ravanelli e Del Piero. Poi in quello spogliatoio nacque un patto: i tre calciatori si misero d’accordo votandosi completamente al sacrificio per il bene della squadra e per Lippi fu possibile farli giocare insieme. Quindi, se anche il Toro vuole giocare con il 3-4-1-2, schierando due punte centrali, il segnale deve partire dai giocatori: devono invogliare il tecnico a fare questo tipo di gioco. I gol di Zaza e di Belotti possono diventare fondamentali per quel salto di qualità su cui il Torino investe da anni».
EQUILIBRIO E poco importa che oggi il Toro sia «una squadra quadrata in tutti i reparti», come fa notare Marco Ferrante, granata dal 1996 al 2004, con una breve parentesi all’Inter: «Sono un valore aggiunto, ma il Toro può contare anche su Iago Falque. Fondamentale: è capace di fare molti gol anche s e non è una prima punta e vede come pochi l’ultimo passaggio. L’ideale sarebbe se giocassero tutti e tre insieme, ma servirà grande sacrificio soprattutto in fase difensiva quando sarà necessario ricomporre la linea a quattro a centrocampo. In un’ipotetica coppia, credo che sia più fattibile avere Zaza un po’ più avanti, con Belotti che gli gira intorno. Lui non offre punti di riferimento agli avversari. Alle loro spalle non toglierei Iago Falque, in un 4-31-2 in fase offensiva modulabile in un 4-4-2 quando difende».
COMPATIBILI Per l’uruguaiano Carlos Aguilera, a Torino dal 1992 al ‘94, «quei due possono fare la fortuna del Toro. Basta crederci». La riflessione di Francesco Graziani, granata dal 1973 all’81, parte da lontano: «In Italia siamo diventati fenomeni nel complicarci la vita. Quando i giocatori sono bravi possono e devono giocare insieme senza problemi. Ho avuto con me attaccanti fortissimi come Pulici, Pruzzo, Savoldi, e abbiamo sempre segnato tanto. Quando hai due punte forti, aumentano le tue possibilità di vincere. Non trovo incompatibilità tra Zaza e Belotti: uno viene incontro e l’altro si allunga, sono perfettamente sostenibili. Ma non ho mai creduto ai moduli, quelli non ti fanno vincere. Nel Toro di Mazzarri l’assetto migliore potrebbe essere con Iago alla Suso, quindi largo sulla destra, Belotti punta centrale e Zaza più basso. Poi c’è anche Soriano, Mazzarri ha la fortuna di avere tante opzioni, e la possibilità di trovare soluzioni differenti in base all’avversario».
MAESTRO A Graziani piace però ricordare « una frase del mio maestro Liedholm
UNA COPPIA SUPER BELOTTI E ZAZA POSSONO FARE LA FORTUNA DEL TORO
CARLOS AGUILERA 37 PRESENZE E 12 GOL
che ci ripeteva spesso dopo averci illustrato le qualità delle squadre che affrontavamo: “Possiamo giocare contro chiunque, ma per vincere dipende da quel che siamo capaci di fare noi, da quanto siamo bravi nel realizzare quello che abbiamo studiato, provato e pensato”».
COMPLEMENTARI Basta volere, lo conferma pure una bandiera come Claudio Sala, granata dal 1969 all’82: «Belotti dà profondità all’azione, Zaza ha buon movimento e dribbling. Mazzarri sostiene di avere quasi sempre fatto il 3-5-2, un modulo adatto a due punte vere, ma in realtà nella sua carriera ne ha adottati anche altri. Oggi si cerca di avere spesso due punte e due esterni, l’abbiamo visto anche in Italia-Polonia. Ai miei tempi non accadeva: l’avevo chiesto al c.t. Bearzot, ma non era mai stato possibile».
SONO UN VALORE AGGIUNTO, MA PURE IAGO FALQUE È FONDAMENTALE
MARCO FERRANTE 235 PRESENZE E 114 GOL
QUANDO I GIOCATORI SONO BRAVI, DEVONO GIOCARE INSIEME
FRANCESCO GRAZIANI 222 PRESENZE E 97 GOL
PER MAZZARRI È UN BELLISSIMO PROBLEMA IN ATTACCO...
RUGGIERO RIZZITELLI 60 PRESENZE E 30 GOL
DUE ATTACCANTI COMPLEMENTARI CHE POSSONO COESISTERE
CLAUDIO SALA 365 PRESENZE E 22 GOL