Schick-Pastore k.o. Roma aggrappata al gigante Dzeko
●Il ceco ha un problema all’adduttore e l’argentino al polpaccio: out con il Chievo e a rischio col Real Il centravanti bosniaco unica carta per Difra
Se di questi tempi scoprissimo a Trigoria un altarino con l’immagine di Edin Dzeko, non ci sorprenderemmo poi così tanto. Vista l’attualità – cioè i k.o. di Schick (vero 9) e Pastore (falso 9) – , siamo convinti che Eusebio Di Francesco e tanti altri pregano per la salute dell’attaccante bosniaco, in vista del filotto di partite che aspetta la Roma nei prossimi giorni.
SCHICK K.O. Sembra quasi un paradosso che, dopo anni in cui si parla di rose allargate e ruoli doppi, la sfortuna a tinte giallorosse stia galleggiando sui giocatori romanisti. Intendiamoci, niente di gravissimo, ma il problema accusato da Patrik Schick di fatto costringe Dzeko agli straordinari, innanzitutto in vista degli impegni di domenica prossima contro il Chievo e del mercoledì successivo contro il Real Madrid. «Saremo costretti a qualche cambiamento – ha infatti detto Karel Jarolim, commissario tecnico della Repubblica Ceca – perché Patrik ha avuto un problema all’inguine». A Trigoria, parlando di adduttore «affaticato», confermano tutto, anche se un colloquio fra lo staff medico e lo stesso attaccante ha dissipato un po’ dell’ansia che cominciava a serpeggiare al momento del diffondersi della notizia. Inutile dire, però, che Schick, una volta rientrato alla base, sarà sottoposto a controlli strumentali per accertare l’entità del fastidio, che comunque sembra che renderà indisponibile il giocatore per un posto da titolare in vista del match coi veronesi.
PASTORE E IL POLPACCIO Ma la nuvola nera in stile Fantozzi ha deciso di non dissiparsi così in fretta. Ieri, infatti, Javier Pastore si è sottoposto a sua volta ad esami strumentali nella clinica Villa Stuart. I cronisti presenti per via dell’operazione al ginocchio cui è stato sottoposto Chiriches (Napoli) da parte del professor Pierpaolo Mariani hanno notato la presenza dell’argentino, che comunque da tempo si sottopone a controlli definiti a Trigoria «di routine». La stessa espressione è stata usata pure ieri, anche se in realtà si tratta di una piccola lesione al polpaccio destro. Da tempo quello è un po’ il tallone d’achille dell’argentino, che al Psg ha accusato sette infortuni nella zona, tanto da fare anche un blitz in Cina per cercare di uscire dal tunnel. La sensazione è che l’allarme non sia enorme, ma che una settimana di stop occorrerà. Quindi niente Chievo. E Real Madrid a rischio. L’impressione perciò è che Di Francesco, oltre a Schick, difficilmente potrà contare fin dal primo minuto anche su Pastore. Non basta. Se De Rossi ieri è tornato in gruppo – e lo stesso ha fatto, sia pure parzialmente, anche Perotti – si sta allenando con cautela pure Florenzi, reduce dal problema al ginocchio sinistro accusato nella partita contro l’Atalanta.
PELLEGRINI I problemi di Di Francesco, però, non finiscono qui, visto che c’è anche un Pellegrini da rigenerare psicologicamente, dopo il brutto inizio di stagione e la tribuna di ieri in Nazionale. Morale: con queste premesse, c’è davvero da stare aggrappati a Dzeko, l’unico che dà garanzie di efficienza ed esperienza. Non casualmente infatti Pjanic ieri ha parlato così del compagno di nazionale: «Sappiamo quanto sia importante per la Bosnia e per la Roma. Credo sia un giocatore fantastico». Difficile dargli torto.
6 ● i titoli vinti dal centravanti bosniaco finora: 1 Bundesliga, 2 Premier League, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Community Shield e 1 Coppa di Lega inglese
74 ● le reti messe a segno da Dzeko fino a questo momento con la Roma. Nel 2016-17 ha vinto anche la classifica dei cannonieri della Serie A (29 gol)