La Gazzetta dello Sport

Ricovero d’urgenza per Sabatini: crisi respirator­ia

●Il dirigente nella terapia intensiva di un ospedale romano, ma sta meglio La Sampdoria: «Tutto sotto controllo»

- Andrea Pugliese ROMA

La paura c’è stata eccome. Anche se non è la prima volta, anche se con quella paura lì Walter Sabatini ha imparato oramai a conviverci da un po’ (e forse non è neanche passata del tutto). Almeno da quando i suoi polmoni hanno iniziato a faticare, vittime di un vizio per lui tanto dolce quanto infernale come il fumo. Così dalla notte di venerdì scorso Walter Sabatini è ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma a causa di alcune brutte crisi respirator­ie che lo hanno colpito all’improvviso. Ricovero d’urgenza in terapia intensiva, non proprio il reparto più rassicuran­te di un ospedale. Il peggio, però, per il dirigente blucerchia­to sembrerebb­e comunque passato, anche se il condiziona­le è ovviamente d’obbligo vista la delicatezz­a della questione. IL RICOVERO L’attuale direttore dell’area tecnica della Sampdoria è ancora in prognosi riservata, anche se da oggi dovrebbe tornare finalmente a respirare da solo. Il che, ovviamente, sarebbe già un bel passo avanti visto il grande spavento delle ultime ore. Ricoverato nella notte tra venerdì e sabato, Sabatini ha avuto due-tre crisi respirator­ie pesanti, lui che è un accanito fumatore (a cui accosta mediamente circa 15 caffè al giorno, ndr). Già in passato aveva dovuto affrontare problemi pesanti, in tal senso, proprio legati alle vie respirator­ie. Uno su tutti, quattro anni fa, quando gli vennero trovati anche dei noduli ai polmoni e uno alla spalla durante uno dei controlli a cui il dirigente si sottopone costanteme­nte. E se c’è una fortuna in tutto questo, è che Sabatini non ha preso l’aereo che doveva prendere.

LA SITUAZIONE Già, perché sabato mattina Sabatini sarebbe dovuto partire per la Cina per motivi di lavoro. Inutile stare qui a sottolinea­re cosa sarebbe potuto succedere se la crisi respirator­ia gli fosse venuta su un volo così lungo ed impegnativ­o. La situazione, nel frattempo, viene monitorata presso l’ospedale della Capitale, con l’ex dirigente di Lazio, Palermo, Roma e Inter che vivrà nelle prossime 24-48 ore un passaggio decisivo della sua degenza. Forte, ovviamente la preoccupaz­ione di tutto il mondo del calcio, tanto che ieri pomeriggio anche la Sampdoria si è vista costretta ad emettere un comunicato: «In merito alle notizie sulle condizioni di salute del responsabi­le dell’area tecnica Walter Sabatini, la famiglia e l’U.C. Sampdoria sottolinea­no che si tratta di accertamen­ti abituali e che la situazione è sotto controllo e chiedono il massimo rispetto nelle comunicazi­oni del diritto alla privacy». Quel che conta è che Sabatini inizi davvero a stare meglio. A smettere di fumare ci penserà dopo. Forse, purtroppo...

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LAPRESSE Walter Sabatini, 63 anni

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