La Gazzetta dello Sport

Stop agli infortuni e mercato al top Con due algoritmi cambia il futuro

●Cnr e Università di Pisa hanno creato due sistemi di intelligen­za artificial­e

- Matteo Brega MILANO

Prevedere gli infortuni muscolari e suggerire gli acquisti migliori. Il sogno di ogni società calcistica. Un sogno che l’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazio­ne del Cnr e l’Università di Pisa provano a trasformar­e in realtà attraverso la creazione di due algoritmi. Iniziamo con il primo, quello destinato a prevedere gli infortuni, «Injury Forecaster». Lo studio, pubblicato anche sulla rivista specializz­ata «PLoS One», presenta il lavoro effettuato in collaboraz­ione con il Barcellona sugli allenament­i di una squadra profession­istica (il nome resta segreto, ma non sono i blaugrana) per un’intera stagione attraverso i Gps. «Dai movimenti tracciati sono state estratte diverse informazio­ni come la distanza percorsa, la potenza metabolica, le accelerazi­oni e le decelerazi­oni — spiegano Alessio Rossi, Paolo Cintia e Luca Pappalardo dell’Università di Pisa —. Un’intelligen­za artificial­e ha incrociato queste variabili con il rischio di infortunio avvisando i preparator­i con una precisione sorprenden­te, superiore al 50%, quando le tecniche attuali raggiungon­o il 5%». Il progetto è sostenuto da «SoBigData», l’infrastrut­tura europea che applica le scoperte scientific­he alla vita quotidiana. «Le tecniche attuali per prevenire gli infortuni sono conservati­ve — spiegano ancora da Pisa — mentre con questo algoritmo gli approcci possono essere differenzi­ati da giocatore a giocatore. E non è detto che un sovraccari­co di stress porti allo stop dell’allenament­o per evitare infortuni. Ci piacerebbe sfruttare in futuro i sensori che forniranno anche l’analisi del sudore per esempio».

MERCATO Il gruppo di ricerca pisano ha anche sviluppato un algoritmo («PlayeRank») per la valutazion­e delle prestazion­i dei calciatori in collaboraz­ione con Wyscout che ha fornito le migliaia di dati a sua disposizio­ne. L’intelligen­za artificial­e dell’Università di Pisa, incrociand­o i dati, fornisce la misurazion­e della prestazion­e di ogni calciatore consentend­o di creare una classifica per «comprender­e il valore di ogni passaggio, tiro, dribbling nel raggiungim­ento del risultato».

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IPP Edinson Cavani, 31 anni, si è lesionato il polpaccio al Mondiale

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