A Cuneo il futuro è un rebus E ora si allena anche Mariga
●In estate il cambio di società, l’ok alla C dopo ricorso, la rosa extralarge e il sogno Zeman sfumato
Se c’è una squadra che ha accolto il rinvio dell’inizio della Serie C come una benedizione, questa è il Cuneo. La società piemontese è reduce da un’estate complicata, in cui c’è stato il tortuoso passaggio di proprietà dal cuneese Marco Rosso al ligure Roberto Lamanna poco prima del gong per l’iscrizione. A questo sono seguiti il ritardo nella fideiussione e il parere negativo della Covisoc, poi ribaltato in sede di ricorso.
SQUADRA GIOVANE
Il ritardo è stato una costante anche nella costruzione della squadra, iniziata nella seconda metà di luglio. Dopo aver cullato il sogno Zeman (rimasto tale), la società del presidente Emiliano Nitti ha puntato sul tecnico Cristiano Scazzola. A lui ha affidato una sfilza di giovani, alcuni alle prime esperienze nella categoria e altri in cerca di rilancio. I pochi senatori presenti hanno invece lasciato la squadra in estate.
L’EX BIG
Nella casella dei giocatori esperti approdati spicca Fabiano Santacroce, ex promessa in A, con Napoli e Parma. Proprio in virtù dell’amicizia con Santacroce si sta allenando a Cuneo anche lo svincolato ex Inter McDonald Mariga. La nuova squadra è però ancora un cantiere aperto, a cui solo da inizio settembre si sono aggiunti altri 5 elementi (l’ultimo è il classe ’99 Lapo Toccafondi). L’età media è talmente bassa da far concorrenza alla Juventus B e la rosa è composta da circa 30 giocatori.
OBIETTIVI «Bisogna salvarsi, anche all’ultimo secondo», ripete il patron Roberto Lamanna. Per questo motivo, il Cuneo ha vissuto quasi come un regalo il caos dei calendari: «Per noi — ammette Scazzola — è stata una manna dal cielo. La rosa, in via di definizione, sarà composta da 25-26 giocatori, in gran parte giovani con ottime potenzialità e margini di miglioramento. In questi casi è normale aver bisogno di tempo e di tanto lavoro».