È gelo tra i tifosi e De Laurentiis, rischio intemperanze
●Oggi al San Paolo attesi appena 20mila spettatori, curve irritate per il caro biglietti e la Digos è preoccupata per la Champions
Non è facile riassumere quali sono le motivazioni alla base del San Paolo quasi deserto (attesi al massimo 20.000 spettatori) che oggi farà da cornice a NapoliFiorentina. Di sicuro, De Laurentiis, il Comune ed i tifosi hanno prodotto, tutti insieme, una situazione mai così paradossale tenendo conto dei risultati della squadra negli ultimi anni. La mancanza di dialogo tra il presidente e la piazza è ormai cronica: anzi, le esternazioni del numero uno del club (non ultima quella relativa alla possibilità di giocare la Champions a Bari) hanno finito con irrigidire ulteriormente il pubblico che già si è sentito vessato dal mancato lancio della campagna abbonamenti (riconducibile per la società al ritardo nei lavori per le Universiadi) e dai prezzi dei biglietti di queste prime due gare (35 euro per le Curve).
PASSIONE Certo, l’iniziativa della società di far pagare solo 2,50 euro i ridotti per gli Under 14 può rappresentare un germe di serenità. Al resto, dovrebbe provvedere Ancelotti con i risultati ed il bel gioco: «Se ci saranno ventimila spettatori faremo di tutto per farli divertire - ha detto Carletto -, così racconteranno agli altri di aver visto un bel Napoli e li spingeranno a tornare».
VELENO E RISCHI Già lo stadio, il vero nodo del contendere di questa calda estate. «La convenzione era pronta, De Laurentiis si è rifiutato di firmare ha spiegato ieri De Magistris a Kiss Kiss -. Delinquenti nelle Curve? Non scherziamo, per sei anni sono stato abbonato lì». Proprio le frange più calde del tifo però sono sul piede di guerra nei confronti di De Laurentiis. Cori e striscioni contro il presidente hanno caratterizzato la partita con il Milan e ora la Digos teme che la situazione degeneri: il San Paolo è diffidato dalla Uefa ed eventuali incidenti in Champions poterebbero alla chiusura dell’impianto.