Italia sulla pista giusta Nasce a Spresiano il velodromo coperto
●Oggi alle 11.30 la posa della prima pietra dell’impianto da 6000 posti alle porte di Treviso: pronto per il 2020
Per l’Italia del ciclismo è un giorno storico. Oggi alle 11.30 a Spresiano, alle porte di Treviso, in quel modello sportivo targato Mosole che sono Le Bandie, verrà posta la prima pietra del nuovo velodromo coperto da 6000 posti, con pista da 250 metri, che potrà ospitare Mondiali e Olimpiadi. Ci saranno il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il sottosegretario alla Presidenza con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti; i presidenti della Federciclismo, Renato Di Rocco, della Regione Veneto, Luca Zaia, del Credito Sportivo, Andrea Abodi, e della Pessina Costruzioni, Massimo Pessina, che in un anno e mezzo costruirà in «project-financing» un impianto con soluzioni all’avanguardia sia architettoniche sia realizzative, e lo gestirà per 50 anni. La superficie coinvolta è 90mila metri quadrati, e 22mila saranno a verde. Conclusione dei lavori nella primavera 2020, per accompagnare le Nazionali alla rifinitura della preparazione per l’Olimpiade di Tokyo. E poco prima, nell’inverno 2019, sarà riaperto anche il velodromo bresciano di Montichiari, alle prese con gravi problemi di infiltrazione d’acqua dal tetto che ne hanno portato alla chiusura, imposta dalla Prefettura di Brescia: per febbraio-marzo inizieranno i lavori di rifacimento del tetto. SOGNO Il velodromo di Spresiano sorge sui terreni di Remo Mosole, anima dello sport a Treviso, che sulla cava recuperata delle Bandie ha costruito una cittadella dello sport e del tempo libero: qui si sono disputati i Mondiali e diverse prove di Coppa del Mondo di ciclocross. La posizione è strategica, a un passo dall’autostrada A 27 e a 500 metri dall’uscita della futura Pedemontana. La convenzione-concessione per la realizzazione dell’impianto è stata firmata il 2 marzo 2017 tra il presidente Di Rocco e la ditta Pessina, il valore dell’opera è di 28 milioni. Secondo la convenzione, il velodromo sarà a disposizione gratuitamente della Federciclismo per 150 giorni all’anno, che vi stabilirà anche uffici e magazzini. «E’ con estrema soddisfazione che salutiamo la nascita del secondo impianto coperto dedicato al ciclismo — dice Di Rocco —. Un obiettivo raggiunto grazie alla determinazione della Federciclismo e alla buona volontà dei soggetti interessati».