La Gazzetta dello Sport

Francia: finanziame­nti ministeria­li, ma i tagli aumentano

●La tutela delle federazion­i è affidata allo Stato, ma sta nascendo un’Agenzia dello sport che raccoglier­à tutti gli investitor­i

- Alessandro Grandesso PARIGI

Dire Francia e un po’ come dire sport. E non è un caso. Anzi, il concetto deriva da una precisa strategia politica che mira a organizzar­e grandi eventi sportivi internazio­nali per sfruttarne la visibilità, valorizzar­e competenze organizzat­ive e attirare dunque nuovi investimen­ti oltre i confini sportivi. Un circolo virtuoso programmat­o con un’agenda ricca di appuntamen­ti, cominciata con l’Europeo di calcio 2016 e che avrà per picco l’Olimpiade 2024, assegnata a Parigi cento anni dopo l’edizione voluta da De Coubertin. Però, anche nella Francia appena laureatasi campione del Mondo in Russia, tira aria di tagli. Almeno al ministero dello Sport. Sintomo di un progressiv­o disimpegno dello Stato che mira al cambiament­o del paradigma «degaullian­o» ministeria­le, per puntare su una futura «Agenzia dello sport» che mette insieme istituzion­i, collettivi­tà pubbliche, imprese e tutto il movimento sportivo.

TAGLI In questo senso vanno interpreta­ti i tagli al Ministero di 1600 posti e di 30 milioni di un budget che dovrebbe scendere nel 2019 a 450 milioni. Un regresso del 50% dal 1981 che solleva preoccupaz­ioni, ma in linea con l’idea di spostare verso il Comitato olimpico la tutela generale delle federazion­i, per ora affidata allo Stato che così si focalizzer­à su attività di controllo, coordiname­nto e regolament­azione. La futura Agenzia voluta dalla ministra Laura Flessel, appena dimessasi per problemi con il fisco, lasciando il posto all’ex campioness­a di nuoto Roxana Maracinean­u, avrà un budget stimato di 3/400 milioni e il compito di gestire e finanziare la strategia generale su due assi: sport di alto livello e «sport per tutti». Sostituend­osi, di fatto, al Ministero.

SOLDI Alla fine però sono comunque i comuni a sostenere nella quotidiani­tà gran parte del carico finanziari­o, garantendo i due terzi dei 18,2 miliardi di euro investiti annualment­e nello sport. Ovvero l’1,1% della spesa pubblica totale. I 12,1 miliardi servono a finanziare associazio­ni e federazion­i, sostenere impieghi e infrastrut­ture, organizzar­e eventi, promuovere attività nelle scuole. Regioni e altre collettivi­tà spendono 1,3 miliardi. Lo Stato, 3,8 miliardi. E le aziende private non superano in media i 3,3 miliardi. Ma la tendenza generale, secondo i dati del 2016, evidenzia un calo delle sovvenzion­i comunali del 26%, come conseguenz­a dei tagli alla spesa pubblica. Anche per questo si va verso il riordino della governance generale, con l’obiettivo comunque di continuare a produrre campioni che possano promuovere la Francia nel mondo.

 ??  ?? Il judoca Teddy Riner, 29 anni, due ori e un bronzo olimpico AFP
Il judoca Teddy Riner, 29 anni, due ori e un bronzo olimpico AFP

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy