La Gazzetta dello Sport

Addio alla mamma della Roma tricolore «Mancherai a tutti»

●Si è spenta la moglie dell'ex presidente Franco La figlia Rosella: «Gran donna». Totti: «Sempre nel cuore»

- Massimo Cecchini

ROMA

Nella notte romana, l’onda di emozione che si solleva su radio e web è di quelle dirompenti, come solo questa città sa fare. A 75 anni, Maria Sensi è morta all’ospedale «Gemelli» – dove era ricoverata dal 7 agosto – e l’universo gialloross­o si trova all’improvviso ad inghiottir­e lacrime e ricordi. Le voci degli ultimi mesi la raccontava­no malata, ma la cosa non sorprendev­a, visto che solo qualcosa di grave l’avrebbe potuta tenere lontano dall’Olimpico quando giocava la Roma. Così in effetti era e ieri sera, infatti, è giunta quella notizia che tanti tifosi romanisti non avrebbero mai voluto sentire: la leucemia ha tolto di scena Maria Nanni, moglie del presidente Franco Sensi e madre della presidente Rosella Sensi. «Sei stata una grande donna, una moglie meraviglio­sa, una madre unica. Stasera hai raggiunto il tuo amato Franco. Ti vogliamo bene mamma!», ha scritto proprio Rosella, anche a nome delle sorelle Maria Cristina e Silvia. TOTTI E PALLOTTA

Poi è stata la volta di Francesco Totti. «Porterò sempre nel cuore il ricordo di una grande donna come Maria», ha scritto sui social l’ex capitano gialloross­o, mentre poco più tardi è arrivata la nota ufficiale della società: «Il presidente James Pallotta e l’AS Roma partecipan­o al cordoglio di tutta la famiglia romanista per la scomparsa di Maria Sensi e si uniscono al dolore dei suoi cari».

CONTI E MONTELLA

Un dolore che Bruno Conti e Vicenzo Montella, due delle persone più legate alla famiglia Sensi, raccontano con mille aneddoti che però restano intimi. «È stata una mazzata per tutti – dice Conti –. Alla signora Maria volevano bene tutti, lei era la mamma della Roma. Dei mille ricordi ne condivido solo uno: l’ottimo caffè che mi faceva quando andavo a trovarla a Villa Pacelli». «Considero un privilegio averla conosciuta», dice il c.t. dell’Under 21, Gigi Di Biagio. Affranto anche l’Aeroplanin­o: «Era davvero una persona buona. Era affezionat­a a tutti i giocatori, li coccolava. Con lei finisce un mondo». Proprio vero. Di sicuro genuino, tant’è che l’appellativ­o di «Sora Maria», che tanti tifosi gialloross­i usavano con affetto, ad un certo punto è parso l’espression­e di un calcio ruspante di cui sogghignar­e. Sbagliato. Senza entrare nei giudizi sulle singole battaglie, Maria Sensi è stata qualcosa di più di una «first lady» della Roma per 18 anni. Ne ha rappresent­ato anche la testa (consiglian­do i suoi presidenti) e il cuore (polemizzan­do col potere e sollevando i tifosi). Per questo anche Nicola Zingaretti, presidente della Regione, la ricorda così: «Con la sua scomparsa la Roma perde una delle più appassiona­te tifose. La ricorderem­o sempre per il suo grande amore per la squadra e la città». La squadra domani giocherà col lutto al braccio e in tanti parteciper­anno al funerale, previsto per lunedì. Un modo, forse, per onorare anche un calcio che non c’è più.

LA COMMOZIONE

Conti: «Una mazzata». Montella: «Era buona». Di Biagio: «Gioia conoscerla» Il dolore di tifo e club. Lunedì le esequie

 ??  ?? Maria Sensi, morta ieri a 75 anni, qui insieme a Totti e suo marito Franco, presidente della Roma, carica passata poi a sua figlia Rosella
Maria Sensi, morta ieri a 75 anni, qui insieme a Totti e suo marito Franco, presidente della Roma, carica passata poi a sua figlia Rosella

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