La Gazzetta dello Sport

Finalmente Cristiano: «Ero in ansia, sono felice»

● Il portoghese arriva a 400 gol in campionato. Lo Stadium esulta con il suo «siuuuu»

- Luca Bianchin INVIATO A TORINO

Cristiano Ronaldo non è mai stato umano come ieri, la domenica in cui l’Italia ha riconosciu­to il marziano. Tutti lo hanno visto segnare due gol al Sassuolo, i primi con la Juve, e hanno capito che non aveva senso dubitare. Italia o Spagna, non può fare tutta questa differenza. Eppure per 50 minuti Ronaldo è stato uno di noi, un uomo condiziona­to dalle sue ansie. Cristiano ha segnato il più semplice dei gol – un tocco da mezzo metro a porta vuota, più facile di così neanche nel campionato Under 9 di Cristianin­ho – ma gli è venuta istintiva l’esultanza speciale, la classica statua a gambe larghe sotto la curva. Chi lo ha visto ha capito: il gol, vecchio amico, gli mancava. In partite ufficiali non lo frequentav­a dal 20 giugno, Portogallo­Marocco al Mondiale. Cristiano l’ha detto senza problemi: «Avevo voglia di segnare. Un po’ d’ansia c’era dopo il mio addio al Real. Era normale, dopo tutto quello che è successo. Sapevo che stavo lavorando bene e il gol sarebbe arrivato». Poi su Instagram ha confermato: «Sono molto felice».

400 GOL La piccola lezione è servita: anche dopo 398 gol in campionato, si può essere in ansia per il numero 399 e 400. Non ci si abitua mai. Cristiano li ha segnati entrambi nella porta della rovesciata di aprile, uno di destro e uno di sinistro. «Il secondo gol è molto bello – ha detto Allegri –. Mi sono accorto che tutti i compagni volevano farlo segnare». Anche per questo sono corsi ad abbracciar­lo vicino alla bandierina del corner, non lontano da Georgina, Cristianin­ho e Mateo. Ronaldo ha sorriso a tutti e ha abbracciat­o il suo allenatore, che aveva pronostica­to la liberazion­e.

IL MONDO COMMENTA «Congratula­zioni», gli ha scritto Dybala. «Il mondo ora è contento», ha detto ridendo Emre Can. Ha ragione. Pirlo col vestito a righe ha visto il gol dalla tribuna, il fedelissim­o Miguel Paixao lo ha celebrato su Instagram, i tifosi hanno commentato sui social. Poi certo, i giornali. Marca sul sito ha sconfinato nel mitologico – «Si è svegliata la bestia» –, Record in Portogallo gli ha dedicato cinque-articoli-cinque in home page. Gli statistici intanto facevano sapere che Ronaldo ha segnato con il tiro numero 28 in A, come nell’ultima Liga. Per arrivare a due ne è bastato uno, il ventinoves­imo. RUMORE Sì, ma oltre i gol? Cristiano ha giocato una buona partita con tanta presenza in area, molto meno defilato a sinistra rispetto a Parma. Nel primo tempo si è incupito per un tiro respinto da Rogerio, si è innervosit­o per un colpo di testa fuori misura e ha lasciato un paio di colpi di tacco. Nel secondo è cresciuto e, appena ha avuto spazio, ha fatto male. «Sono molto contento, il Sassuolo ha giocato bene ma anche la Juve – ha commentato –. Devo ringraziar­e i compagni. Ora la Champions, il gruppo è difficile, speriamo di avere un po’ di fortuna». Il pensiero è lo stesso dei tifosi che hanno urlato con lui. Lo Stadium al momento dei gol ha fatto sentire qualcosa di nuovo, un suono cupo che la Juve ha tradotto con «siuuuu», la parola che Ronaldo dice quando segna. Si è sentito bene anche dopo il 2-0. Cristiano in quel momento ha replicato la statua a gambe larghe e ha fatto il segno della croce. Il divo ha ringraziat­o il suo dio.

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