Douglas, follia e scuse Rischia almeno 3 turni
●Il brasiliano perde la testa con Di Francesco, poi si pente sui social Allegri: «Anche se provocato non ha giustificazioni e sarà punito»
La scena, per chi l’ha osservata dall’esterno, non è stata affatto edificante. E lo stesso effetto deve aver prodotto, a mente lucida, sul diretto interessato, a giudicare dal lungo post di scuse affidato ai social. Raptus di follia, rosso e immediato pentimento, che comunque non servirà a evitargli multa e pesante squalifica. Il protagonista, stavolta in negativo però, è Douglas Costa, che ha macchiato il solito convincente ingresso in campo a gara in corso con una brutta reazione sconsiderata nel finale.
ATTIMO DI FOLLIA È successo tutto nei minuti di recupero, con i bianconeri comodamente in vantaggio per 2-0. Nell’azione che ha portato al gol accorcia distanze di Babacar, il brasiliano ha avuto un battibecco con Di Francesco, diretta conseguenza di un precedente contatto tra i due nell’area emiliana. È volata qualche parola di troppo, poi Douglas Costa ha colpito il figlio dell’allenatore della Roma con una gomitata, seguita un istante dopo da una testata. Tutto questo a portata di tiro dell’arbitro Chiffi, che ha sventolato davanti agli occhi dell’esterno solo il cartellino giallo. Tutto finito? Macché. La discussione tra i due è proseguita e degenerata: Douglas Costa, forse provocato (cosa che comunque non lo giustificherebbe), in un raptus ha sputato a Di Francesco, in piena faccia e da distanza ravvicinata. Stavolta l’arbitro non ha visto, ma la Var sì: dopo il giallo è arrivato per il bianconero il rosso diretto, che rischia di costargli molto caro.
SALTA IL NAPOLI? Tutto fa pensare a 3 giornate di squalifica (lo sputo è assimilato alla condotta violenta), ma in caso di condotta violenta considerata particolarmente grave si può salire fino a 5; 3 resta l’ipotesi più plausibile: presumibilmente Allegri lo perderà, nella migliore delle ipotesi, per Frosinone (in trasferta), Bologna (in casa) ma soprattutto per il big match dello Stadium contro il Napoli. Il tecnico ha stigmatizzato il comportamento del suo giocatore e anche la società (in tribuna, oltre ad Andrea Agnelli, c’era John Elkann) non ha gradito. «Doveva avere un comportamento diverso – ha detto Allegri –. Anche se fosse stato provocato la partita non è una corrida. Peccato perché era entrato molto bene, si muoveva in maniera devastante, sono sorpreso dalla sua reazione perché è un ragazzo pacato. Il fallo che ha subito non è stato fischiato, forse in quel momento andava anche aiutato, ma comunque quello che ha fatto non è servito. Abbiamo preso gol, ora la sospensione sarà lunga e noi su questo non dobbiamo cadere. È giusto che venga multato, di sicuro lo sarà».
LE SCUSE Poco dopo sono arrivate le parole di Douglas Costa, che si è assunto le proprie responsabilità: «Vorrei scusarmi con tutti i fan della Juventus per la reazione fuorviante nel gioco di oggi. Mi scuso anche con i miei compagni, che sono sempre con me nei momenti belli e cattivi. Ero brutto, ne sono consapevole e mi scuso. Un atteggiamento isolato che non corrisponde a ciò che ho sempre dimostrato nella mia carriera». In effetti Douglas non è un giocatore rissoso. Entrato nella ripresa al posto di Mandzukic (terza panchina di fila) ieri però è sembrato più agitato del solito. Eppure aveva subito illuminato lo Stadium partecipando all’azione del raddoppio di Ronaldo e poi con altre discese fulminanti e un gran bel tiro. Nel mezzo, insoliti scatti di nervi verso gli avversari. Cose non da Douglas Costa.