La Gazzetta dello Sport

Gialloross­i spreconi E Olsen evita il crac

● Elsha e Cristante in gol, però il doppio vantaggio non basta: il portiere spegne il sogno Chievo ma non la contestazi­one

- Massimo Cecchini ROMA

Maria Sensi non avrebbe apprezzato. Anzi, sarebbe uscita di sicuro arrabbiata, perché le sarebbe parso inconcepib­ile vedere la «sua» Roma (che pure le ha dedicato il minuto di silenzio e il lutto al braccio) pareggiare 2-2 contro il Chievo all’Olimpico, dopo essere stata addirittur­a in vantaggio per 2-0. Eppure è andata proprio così, con i gialloross­i che alla fine devono addirittur­a ringraziar­e Olsen per aver tolto dall’incrocio il tiro di Giaccherin­i all’ultimo secondo. Se si fosse materializ­zato il sorpasso – eccessivo – la cosa avrebbe dato ancor più volume alla contestazi­one. Invece finisce con un 2-2 stupefacen­te, santificat­o dalle reti di El Shaarawy, Cristante, Birsa e Stepinski in una giornata torrida. E se i veronesi, dopo il -3 di penalizzaz­ione, si avvicinano alla luce, la Roma nel finale è caduta nel buio. Non bene in vista del match col Real Madrid.

SENTENZA FARAONE Eppure la squadra di Di Francesco, ritrovato il prediletto 4-3-3, appare più logica nei movimenti, nonostante il cambio in regia. Con De Rossi fuori in avvio in vista del Bernabeu, al vertice basso del centrocamp­o c’è Nzonzi che si fa notare per caratteris­tiche un po’ diverse rispetto al capitano. Il francese è più portato al pressing alto e a tenere poco la palla tra i piedi, mentre l’azzurro ama più giocarla e fa maggior filtro davanti alla difesa. Cosa che non guasterebb­e, perché la squadra di D’Anna sceglie di piazzare Birsa e Giaccherin­i sulla trequarti, pronti a giocare tra le linee, cercando spesso il tiro. La Roma invece domina a lungo le fasce, tant’è che il vantaggio arriva proprio grazie ad un cambio di gioco di Florenzi che innesca El Shaarawy, bravo a beffare Tomovic (10’). I veronesi alzano un po’ il baricentro e, se è vero che nel finale di tempo sfiorano il gol di testa con Stepinski e Birsa, dietro lasciano spazi invitanti, di cui la trimurti Under, Dzeko e Cristante ne approfitta­no per costruire il raddoppio (30’). Sembra il segnale della doccia anticipata, ma nella ripresa al 7’ Birsa trova l’incrocio dopo una timida chiusura di Jesus e Nzonzi. Con Pellegrini e Under, però, è la Roma a tenere in mano il pallino, finché con l’ingresso di Kardsorp e De Rossi, il tecnico non sceglie di virare sul 4-2-3-1 e mandare Cristante a pressare alto su Radovanovi­c. Idea giusta, ma applicazio­ne sbagliata, perché D’Anna (col 4-3-3) fa attaccare l’olandese dal neo entrato Loris, che al 38’ innesca il pari, dopo il tocco di Giaccherin­i e un pasticcio Kolarov-Nzonzi. I gialloross­i sotto choc provano a scuotersi, ma El Shaarawy e Dzeko stavolta fanno flop, e buon per la Roma che Olsen pari al 50’. I fischi, però, quelli non può stopparli.

 ?? LAPRESSE ?? Il gol di Birsa che ha dato il 2-1 al Chievo e riaperto la gara
LAPRESSE Il gol di Birsa che ha dato il 2-1 al Chievo e riaperto la gara

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy