La Gazzetta dello Sport

Lazio ancora incompiuta ma Inzaghi fa altri 3 punti

●A Empoli secondo successo di fila dopo una prova sotto ritmo e con molti errori. Decisivi il gol di Parolo e una prodezza di Strakosha

- G.B. Olivero INVIATO A EMPOLI

Correre su un campo da calcio non sarà probabilme­nte un’idea originale, ma aiuta. Ieri a Empoli la Lazio ha provato a farne a meno ed è stata fortunata a conquistar­e tre punti che sistemano la classifica. Dopo le sconfitte iniziali con Napoli e Juve, i successi su Frosinone ed Empoli consentono a Inzaghi di rimettersi in linea con le ambizioni di inizio stagione. Ma questa è l’unica buona notizia della trasferta in Toscana, dove la Lazio è sembrata in gita nel primo tempo e poco più coinvolta nella ripresa. I ritmi sono stati quelli da partita di fine campionato, quando non ci sono più obiettivi e si pensa alle vacanze. Ma a metà settembre non si può dare un’interpreta­zione così statica del calcio, nella speranza che le individual­ità decidano la gara con una giocata. Sembra quasi che alla Lazio manchi entusiasmo e che mentalment­e la squadra sia rimasta all’ultimo quarto d’ora della partita con l’Inter che a maggio decretò la «retrocessi­one» dal quarto al quinto posto e la conseguent­e esclusione dalla Champions.

GIOCO CORTOLUNGO L’Empoli, invece, corre e ha pure interessan­ti idee di gioco. L’incontro di ieri è stato pieno di «sliding doors»: poteva cambiare tante volte e invece l’unico momento realmente decisivo è stato il gol di Parolo al 2’ della ripresa, che ha premiato l’inseriment­o e il cross di Lulic e punito lo scivolone di Rasmussen. Ma la prima enorme occasione era stata dell’Empoli: Acquah ha esaltato i riflessi di Strakosha e Zajc ha spedito fuori dallo stadio il comodo tap-in. E all’ultimo secondo, dopo un palo di Correa e un obbrobrio di Marusic, Caputo ha avuto la palla del pareggio grazie a una dormita di Wallace, ma il riflesso di Strakosha è stato strepitoso. Insomma, pur passando quasi tutto il secondo tempo senza tirare in porta, l’Empoli ha fatto il possibile per pareggiare. Andreazzol­i ha sorpreso la Lazio con un gioco corto-lungo che aveva lo scopo di trovare sempre un uomo libero tra le linee e altri due elementi pronti a conquistar­e le seconde palle. Le mezzali dell’Empoli si alzavano spesso per complicare la costruzion­e avversaria, ma poi erano poco precise al momento di impostare o concludere. E nella ripresa è servito a poco il passaggio al 4-3-1-2 prima e al 4-3-3 poi.

SUPER STRAKOSHA La Lazio ha lasciato un po’ sfogare l’Empoli nel primo tempo, ma ha decisament­e esagerato: zero movimento, palla sempre sui piedi, pochissime sovrapposi­zioni. Milinkovic e Luis Alberto pretendeva­no di fare la differenza da fermi (e in un paio di occasioni ci stavano quasi riuscendo), Immobile fatica a trovare la condizione e quindi è servito un raro inseriment­o di Parolo per risolvere la gara. Oltre alla prodezza di Strakosha: chissà quanto avrebbe urlato Inzaghi se la Lazio avesse preso quel gol all’ultimo secondo.

 ?? GETTY IMAGES ?? I biancocele­sti festeggian­o Marco Parolo, 33 anni, che ha firmato la prima vittoria esterna
GETTY IMAGES I biancocele­sti festeggian­o Marco Parolo, 33 anni, che ha firmato la prima vittoria esterna

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